Melda Production propone la sua versione di looper software, un plug-in dotato di 16 tracce, effetti e una moltitudine di modulazioni dei parametri, il tutto controllabile via MIDI. Che sia il looper definitivo?
Le performance live che utilizzano i loop sono sicuramente molto affascinanti e coinvolgenti; la creatività del musicista è messa in primo piano con la successiva costruzione di groove o melodie, a colpi di sovra incisioni dei suoni. Affascinanti, purché tutto sia a tempo e ben costruito. Un errore nel timing o nella registrazione e il risultato sarà ben diverso dall’essere coinvolgente.
Il looping può essere fatto con un dispositivo dedicato hardware, come una pedaliera looper o un campionatore, oppure via software con una DAW o tramite plug-in dedicati. MSuperLooper è un plug-in in formato AU, VST, VST3 e AAX, per Windows e Mac OS; insieme alla sua versatilità e programmabilità, ha un prezzo davvero accessibile a tutte le tasche.
La finestra principale
È composta dal sequencer, dove sono visualizzate fino a 16 tracce nella parte centrale. Sopra di esso troviamo due sezioni orizzontali. La prima dedicata alla registrazione dei loop sulle varie tracce, con i pulsanti di transport; subito sotto la parte dedicata ai controlli di volume del segnale di ingresso, selezione del numero di tracce, sincronizzazione e lunghezza dei loop, impostazioni relative alla tipologia di registrazione/riproduzione e i pulsanti di Import ed Export dei loop su hard disk.
Sulla destra troviamo invece più sezioni dedicate alla programmazione e al controllo dei volumi. I Meters indicano i volumi del segnale in ingresso, del segnale di Side (per l’elaborazione Mid-Side del segnale, presente in alcune opzioni) e del segnale di Output, con valori da -80 a 0 dBfs. Subito sotto troviamo la sezione Utilities con gli otto modulatori programmabili e abbinabili ai controlli del software. La sezione denominata Multiparameters mette a disposizione ben 32 controlli abbinabili a più di un parametro, per la loro modifica contemporanea via MIDI.
Infine, sull’estrema destra, troviamo in alto la sezione dedicata all’Upsampling, alla porzione di audio da far elaborare ai plug-in (Left, Right, Left+Right, Mid, Side, Mid+Side e altre configurazioni) e il pulsante dedicato all’attivazione del Limiter. Subito sotto chiudiamo con la sezione dedicata alla memorizzazione dei Preset A-H, con un pulsante di comparazione tra due preset (A/B) e possibilità di navigare tra i preset A-D con un pad X/Y che si apre premendo i pulsante Morph.
Le tracce
Le tracce, che di default sono 4 nella schermata principale, sono ampliabili fino a 16 e ciascuna può registrare, importare e riprodurre fino a 4 loop di lunghezza indefinita. Partendo da sinistra troviamo il nome editabile della traccia, il pulsante FX&Settings, che apre la finestra dedicata alla selezione dei plug-in da applicare alla traccia stessa, seguono il Gain di canale e il Pan-Pot.
Il pulsante di Play abilita la riproduzione dello slot selezionato. Subito a fianco troviamo il pulsante di Reverse e successivamente gli slot di campionamento numerati da 1 a 4. Una piccola finestra infine mostra la forma d’onda dell’audio registrato o importato e alla sua destra un simbolo di cestino per la cancellazione delle registrazioni o importazioni effettuate.
Il checkpoint, il sync e il main loop
Quando si parla di registrazioni di loop è di particolare importanza che il punto di inizio e fine della registrazione siano esattamente in corrispondenza del primo e ultimo beat. Operazione che difficilmente riscontra una estrema precisione se effettuata manualmente. È pertanto essenziale che la registrazione o l’overdub inizino e terminino correttamente. Da qui il concetto di Checkpoint. Molti dei controlli presenti nella finestra principale del MSuperLooper non agiscono immediatamente, ma la loro azione interviene al successivo Checkpoint, ovvero al successivo corretto inizio del loop, opzione comunque programmabile dall’utente.
La registrazione inoltre può avvenire in diverse modalità: in Sync con l’Host o la DAW che ospita il plug-in, con loop tutti di uguale lunghezza o di lunghezze differenti, oppure liberamente, sia con AutoStart (di default impostato a -20dB), che in sincrono con il Play della DAW. Il pulsante Sync di fatto abilita la sincronizzazione con il timing dell’Host o della DAW ed è pertanto importante che la registrazione o la riproduzione della DAW non siano in loop, altrimenti si avrà un restart della sincronizzazione con il plug-in ad ogni ciclo, con conseguenti effetti sicuramente indesiderati. Di particolare importanza è il concetto di Main Loop, ovvero il primo loop che viene registrato o importato. Su questo si basano tutte le registrazioni e le sincronizzazioni successive. I successivi loop saranno quindi di lunghezza pari o multipla del Main Loop registrato o importato.
La sezione fx & settings
Il pulsante FX&Settings apre una finestra di selezione dei plug-in di Melda Production installati sul computer. Di default, insieme a MSuperLooper, sono installati una serie di plug-in freeware. Nella finestra di dialogo è presente l’elenco completo dei plug-in prodotti da Melda Production e acquistabili separatamente o utilizzabili comunque in demo per una prova. La matrice di sinistra permette di concatenare i plug-in e i loro parametri a piacimento, creando effetti complessi e creativi. Esistono molti preset di default che utilizzano sia i plug-in freeware, che in demo. Questo permette di provare le combinazioni che più ci aggradano e procedere eventualmente con l’acquisto dei plug-in presenti in versione in demo.
I modulatori e i multiparameters
Un mezzo molto potente di programmazione sono i Modulators o Modulatori e i controlli Muliparametrici o Multiparameters. Si possono configurare otto Modulatori che controllano ciascuno uno o più parametri qualsiasi del software o dei plug-in attivi sulle tracce. Questi Modulatori, presenti nella sezione Utility, sono attivabili e disattivabili dall’utente; ciascun Modulatore possiede una finestra di editing che permette di deciderne il funzionamento.
Esistono cinque finestre di configurazione: Normal, Follower, Envelope, Random e Pitch, ciascuna con la parte sinistra dedicata a come il modulatore opera e la parte di destra con la lista dei parametri da modulare. I Multiparameters invece sono controlli che permettono di modificare contemporaneamente uno o più parametri software via MIDI. I Multiparameters programmabili sono 32 in totale, suddivisi in gruppi di 8.
Il controllo via MIDI
Una parte fondamentale è legata all’utilizzo di MSuperLooper tramite controller MIDI. Il pulsante MIDI posto in alto a sinistra apre l’editor MIDI, dove poter configurare i Control Change, le Note MIDI e i Program Change. Sono presenti diverse finestre di programmazione. La principale, chiamata Controllers, è dedicata all’abbinamento dei parametri ai Control Change provenienti dai MIDI controller collegati. Tramite un semplice MIDI Learn è possibile associare parametri fisici del controller MIDI ai parametri software del plug-in e impostarne anche i valori Max, Min o Depth.
Si muove il controllo fisico dell’hardware con il Learn attivo, successivamente si muove il controllo software e l’abbinamento è fatto. Il MIDI Learn tra l’altro è presente praticamente ovunque sia possibile associare controller MIDI a parametri del software. Le altre finestre di dialogo servono per l’abbinamento dei parametri software alle Note MIDI, ai Program Change (finestra Preset Switch) e un’ultima finestra chiamata Main Controllers permette un abbinamento “al volo” di 16 controlli MIDI che non sono memorizzati nei preset e quindi possono essere utilizzati nel caso si cambi il controller MIDI in una particolare situazione momentanea.
In prova
L’installazione avviene per mezzo di un tool che installa il plug-in nelle versioni AU, VST, VST3 e AAX, selezionabili a piacimento dell’utente (Fig.12). Selezionata la tipologia, si apre una finestra dove sono elencati tutti i plug-in di Melda Productions e qui occorre selezionare MsuperLooper e gli eventuali plug-in freeware del produttore che vogliamo installare (Fig.13). L’istallazione di MSuperLooper di default rende disponibili i plug-in freeware per questo software, ma se selezionati nell’opzione iniziale, saranno installati anche i VST selezionati come prodotti a se stanti e quindi disponibili anche in altre DAW o Host.
L’attivazione di MSuperLooper avviene tramite file di licenza .mlf rilasciato seguito dell’inserimento on-line del numero seriale. Il layout visibile all’apertura del plug-in è snello e di facile comprensione. Si hanno subito a disposizione 4 tracce su cui registrare i loop. Il pulsante del Record posto in alto a sinistra spicca in modo evidente e alla prima registrazione si ha subito a che fare con il comprendere il Checkpoint e le impostazioni di recording e overdub presenti nella finestra settings. Queste sono infatti fondamentali per poter lavorare con il proprio workflow. Alcune pratiche funzioni permettono di decidere se e come effettuare le registrazioni dei loop, regolare il livello e la modalità dell’Overdub e una regolazione di Crossfade, variabile da 0 a 100ms, permette di addolcire gli artifizi audio che si generano tra la fine e l’inizio di un loop registrato.
Controlli
La disposizione dei controlli è molto pratica e be strutturata e questo porta ad un workflow decisamente più snello e immediato di quello che si ha lavorando su una DAW a colpi di loop. La visualizzazione delle forme d’onda dei loop a fianco della traccia, rende molto più facile e veloce il riconoscimento delle parti audio registrate o importate. La parte complessa arriva quando si entra nelle finestre dedicate ai plug-in, alla creazione e regolazione dei Modulatori e dei Multiparametri. Quì le possibilità sono davvero tantissime, anche troppe forse. Solo con una attenta lettura del manuale si riesce a districarsi veramente tra le tante opzioni e grafici a disposizione. Certo, con così tante impostazioni, sarà difficile non riuscire a programmare qualcosa come lo vogliamo; ma per comprenderne bene il funzionamento occorre molta pratica, soprattutto per chi viene da looper hardware dove le possibilità di programmazione sono ben più ristrette.
Occhio al manuale!
È molto positivo però che si possa arrivare a maggiori livelli di programmabilità gradualmente, tramite finestre a scomparsa che si espandono solo a richiesta, lasciando così la finestra di interfaccia principale molto pulita e intuitiva. Anche dal punto di vista prettamente tecnico le impostazioni sono innumerevoli. Un esempio tra tutti l’impostazione dell’Upsamplig che permette di elaborare l’audio per il rendering o internamente al plug-in con una frequenza di campionamento fino a 1024 volte la frequenza di campionamento utilizzata dalla scheda audio (Fig.14). Ad esempio per un 44.1 kHz utilizzato sulla DAW, si può operare con Upsampling fino a 45158 kHz nel plug-in!
Questo per ovviare ai problemi di aliasing che si generano internamente utilizzando i plug-in non lineari come compressori, distorsori o saturatori ad esempio. Il tutto però a forte discapito delle risorse richieste al sistema per l’elaborazione, che già con Upsampling impostato ad 1 non sono per niente poche. Forse l’unica pecca riscontrata durante l’utilizzo è stata proprio questa, il grande utilizzo di risorse del sistema da parte di MSuperLooper; questo sia che lo si utilizzi su una DAW che su un Host VST. Ho testato MSuperLooper su un Macbook PRO 13” con processore i5 2.3GHz e 8GB di RAM e SSD da 256GB e la ventola di raffreddamento ha fatto subito sentire la sua presenza.
Computer potenti: meglio
Niente comunque che ne impedisca l’utilizzo, anche intensivo purché si disponga di computer o laptop di ultime generazioni. Per i più attenti all’estetica infine, sono selezionabili diversi tipi di skin, dalle più vintage alle più tecnologiche, anche l’occhio vuole sempre la sua parte. Pensando in modo laterale, come spesso mi piace fare, si può trovare in MSuperLooper un buon alleato anche in altre situazioni. Si possono importare sia file WAV che MP3 e durante il test ho importato brani interi di alcuni minuti senza alcun problema. Basta dunque pensare ad un tastierista che vuole mandare in riproduzione basi di batteria e parti melodiche e nel frattempo suonare live; oppure a un DJ che voglia riprodurre a tempo una serie di loop caricando il plug-in in un semplice Host VST, sperimentando il mix e aggiungendo degli effetti. Le applicazioni possono essere molteplici e tutte da scoprire.
Conclusioni
Dai leggendari Beatles, che per primi utilizzarono nel 1966 i tape-loop nel loro brano Tomorrow Never Comes, ad oggi, il concetto di loop audio è diventato un punto focale nella produzione musicale. MSuperLooper è sicuramente un tool altamente consigliato a chitarristi e cantanti che fanno della musica live costruita su loop il loro cuore artistico; sostituendo senza alcun timore i campionatori hardware attualmente in commercio, ma i più temerari, collegando qualche controller MIDI e dedicandosi alla programmazione più approfondita, potranno scoprire uno strumento altamente creativo.
PRO
Possibilità di programmazione
Facilità di registrazione dei loop
Numero di tracce e espandibilità degli effetti con plug-in Melda Production
CONTRO
Programmazione complessa. È richiesta una attenta lettura del manuale
Carico sulla CPU
INFO