Motu è al passo con i tempi e la doppia connessione USB e Thunderbolt è di serie sulla 1248, a favore di un hardware moderno e tutto rivolto ai professionisti
Quando si ha a che fare con il marchio MOTU, ci si trova di fronte a uno dei brand più diffusi e conosciuti nel mondo del sound engineering e dei project studio: i suoi prodotti sono conosciuti per l’ottimo rapporto qualità prezzo, per la semplicità operativa e, non in ultimo, anche per il design accattivante. La 1248, oltre a essere estremamente comoda, versatile ed efficiente, offre una qualità del suono e una complessità e completezza nelle possibilità di routing e di gestione remota che raramente ho visto in altri prodotti.
Hardware
La punta di diamante della componentistica di questa interfaccia sono i convertitori D/A ESS Sabre 32 Ultra, eccellenti per ciò che riguarda la dinamica (123 dB in questo caso), la trasparenza e per la distorsione armonica praticamente nulla, grazie anche a un innovativo sistema che elimina completamente gli errori di jitter causati dai due clock che entrano in gioco durante i due step di conversione A/D e D/A. Sono gli stessi convertitori che troviamo su molte interfacce Apogee. I quattro preamplificatori sono muniti di pad e phantom power separati, sono controllati digitalmente a step di 1 dB e raggiungono i 63 dB di gamma dinamica, quindi possono essere utilizzati con qualsiasi fonte sonora senza nessun problema. La 1248 dispone di ben 66 I/O, più che sufficienti per moltissime situazioni di recording in sede studio e live e, se questo non bastasse, è possibile collegare la 1248 ad altri modelli MOTU (16A o 8M) oppure a un'altra 1248 tramite l'apposita porta Ethernet posteriore.
MOTU 1248 dispone di una connessione USB 2.0 (compatibile anche con USB 3.0) e una Thunderbolt: quest'ultima può portare molti più dati rispetto ad una USB 2.0, quindi è solo con essa che si può sfruttare al 100% l’interfaccia, arrivando a 128 in e 128 out per computer I/O in totale libertà, decidendo se assegnarli al mixer interno a 48 canali oppure alle uscite/entrate fisiche della 1248 o a una delle interfacce collegate via Ethernet: è il primo esempio concreto in circolazione che permette il connubio tra connessione Thunderbolt e sistema AVB.
Sul pannello frontale troviamo, partendo da sinistra: controllo volume/mute Main, controllo volume/mute Monitor, due uscite cuffia con relativi volumi, due entrate Hi-Z con relativi gain, quattro preamplificatori con relativi controlli di gain, pad e 48V, display e pulsante On/Off.
1248 dispone quindi di ben due uscite master (Main e Monitor), il che semplifica molto la vita se per esempio si usano due coppie di monitor con le quali effettuare diversi ascolti in fase di mix. Sul pannello posteriore troviamo: presa di alimentazione, connessioni World Clock, due I/O ADAT/Toslink, connessione Ethernet, porta USB, porta Thunderbolt, S/PDIF In/Out, uscite Main e Monitor a jack, otto uscite analogiche a jack, otto input analogici di linea a jack, quattro input XLR microfonici.
Ricapitolando, MOTU 1248 dispone di ben 32 input (14 analogici e 18 digitali) e 34 output (16 analogici e 18 digitali), il tutto espandibile a seconda dell'interfaccia che si aggiunge nel network audio tramite la porta Ethernet.
Controllo e routing
Il routing di 1248 è identico a quello di Ultralite mk4, con alcune piccolissime differenze dovute solamente al diverso numero di I/O o al tipo di connessione (USB o Thunderbolt). 1248 può funzionare in modalità stand-alone, ossia senza bisogno di essere collegata ad un computer: basterà collegarsi a essa tramite uno smartphone o un tablet sui quali abbiate installato le apposite applicazioni, e potrete gestire tutto in via remota tramite una rete Wi-Fi. Purtroppo, in questo caso, non si può registrare direttamente su supporto USB, (manca una semplice porta dove inserire una chiavetta per registrare anche solo uno stereo mix) ma è possibile usare le uscite monitor o digitali per entrare in un'altra scheda audio/mixer o in un recorder, a seconda del caso e della situazione.
In prova
Colpisce subito, di MOTU 1248, la trasparenza nella conversione D/A che ben si bilancia coi preamplificatori invece un pochino più colorati, che restituiscono un suono leggermente frizzante sulle alte frequenze, timbro che la contraddistingue rispetto ad altre interfacce con un carattere meno evidente. Il risultato è una via di mezzo tra un suono Focusrite o Universal Audio e la trasparenza invece di interfacce Apogee, RME o Antelope. La risposta ai transienti è ottima (il che è probabilmente dovuto all'elevato slew rate dei preamplificatori), il suono non risulta mai finto o spento e in questo finalmente MOTU ha fatto un passo che, a mio parere, doveva compiere da tempo per entrare nel mercato professionale di alto livello.
Notevole è l'ampiezza dell'immagine stereo, che rende il bilanciamento dei pan e dei riverberi molto netto e intellegibile sia in fase di mix che di ascolto. L'ottima dinamica permette la riproduzione di un suono non compresso, in cui ogni strumento ha la sua zona di lavoro nella gamma sia del volume che del range di frequenza, evitando così artefatti e mascheramenti che invece con altre interfacce di qualità inferiore creano confusione e affaticano l'orecchio.
È un’interfaccia piuttosto facile da utilizzare, sia perché i comandi principali sono tutti accessibili direttamente dal pannello frontale sia perché l'applicazione di routing e controllo è decisamente intuitiva, anche per un sound engineer alle prime armi.
Per ciò che riguarda invece gli effetti interni e il routing, non ho trovato nulla di diverso rispetto a ciò che ho sperimentato con Ultralite mk4: ottimo il routing, versatile e intuitivo, perfetto sia per situazioni live che in studio di registrazione, mentre per ciò che riguarda l'effettistica, in particolare riverbero e compressore, lasciano un po' a desiderare. Il riverbero ha un solo algoritmo (Hall), con vari parametri di controllo di cui almeno un paio che si comportano in un modo molto diverso rispetto alla maggior parte di questo tipo di effetti e, se non si legge con attenzione il manuale, si rischia di non capire come effettuare l'intervento desiderato. Il compressore è, secondo me, deludente: presenta tutte le funzioni di un normale processore di dinamica (con l'aggiunta della funzione RMS che non agisce sui picchi ma sul loudness del segnale), ma si comporta in un modo non comune. Abbassando la threshold o alzando la ratio il volume si alza da solo, anche senza la presenza di un output gain automatico, mentre invece dovrebbe succedere l'esatto opposto; i controlli di attacco e rilascio sembrano quasi non influenzare l'inviluppo generale del suono.
A livello hardware, MOTU 1248 è un'ottima interfaccia, ma la sezione software per gli effetti lascia un po' a desiderare perché se da un lato fa risparmiare CPU ed è molto comoda in sede live, dall'altro le pagine dei menù sono lente nel caricamento e, in sede live, bisogna essere molto ma molto veloci se si presenta un problema. Manca il cavo Thunderbolt nella confezione.
Conclusioni
MOTU 1248 è interfaccia audio molto versatile, che si presta bene sia per registrazioni in studio che per le situazione live, anche se per ora non mi sentirei di usare gli attuali compressori o riverberi in un live, tantomeno in un mix. In studio, gli effetti vanno bene per gli ascolti in cuffia dei musicisti durante una registrazione, ma per ora siamo lontani dall’offerta di altri produttori di interfacce, che degli effetti stanno facendo un punto di forza. La sua trasparenza in fase di riproduzione e la leggera enfasi che presenta sulle medie e le medio alte, rende 1248 molto fruibile in fase di mix, anche grazie all'elevata dinamica e all'immagine stereo notevole che producono un ascolto molto preciso e spazialmente coerente.
PRO
Preamplificatori dinamici
Conversione D/A
Remote Control
PAD e 48V sui singoli canali microfonici
Routing
Programma interno al firmware fruibile via browser
CONTRO
Effetti del mixer interno
Assenza di un microfono integrato per il talkback.
INFO
Prezzo: € 1392 +IVA