Completo restyling per la nuova versione di Revalver, il software della americana Peavey che ripropone in chiave digitale i gioielli storici della casa madre, con nuove funzionalità e componenti che rendono il software non più solo un plug-in per il re-amping ma una vera e propria piattaforma di lavoro
Arrivato alla quarta versione, Revalver si presenta finalmente con una solidità e personalità degna del nome che porta. Chi ha posseduto amplificatori Peavey (e sarebbe d’obbligo averne avuto almeno uno nella vita di un chitarrista!), conosce l’ottima qualità e il grande peso (nel vero senso della parola!). Come buona parte di ciò che proviene dagli USA, l’impatto è muscoloso, solido e forte come per le Dodge e le Harley Davidson per fare un paragone con i motori.
Un po’ delusi dalle versioni precedenti, scarne e dalle dubbie funzionalità nonché dall'eccessiva complessità di utilizzo, dobbiamo ricrederci nel vedere all’opera il nuovo Revalver 4, che porta con sé questa possenza tutta stelle e strisce, sia nel suono che nella dotazione (per numero di cabinet, testate e stomp proposti). Il contenuto di Revalver 4, disponibile in formati AAX/VST, AU plug-in Mac/PC, è sostanzioso e comprende parecchi modelli sia di cabinet che di stomp, compresi gli storici modelli della casa madre.
Amps/Cabs
Peavey 6505®, Peavey 6505+, Herr Demon, Basic 100, Fox AC30, BluesMaker '62, Budda® Superdrive™ 18 II, Budda Superdrive V-20, Michael ACM 900, Redhot AD30TC, Peavey Classic 30, Peavey Triple XXX® II, Peavey Masterpiece 50, Peavey 3120, Flathill Dual, Peavey Sensation 20, Peavey ValveKing® MKII, Custom Lite 20W, RIR 2 Cabinet Modeler (che include 1960A 4x12, 430A 4x12, 6505 4x12, 6505 Prototype 4x12, Bluesmaker 2x12 open back, Budda 1x12 open back, Budda V-20 1x12 open back, California Twin 2x12, Classic 30 1x12 open back, Classic 4x12, Delta Blues 1x15, Delta Blues 2x10, Flathill 4x12, Fox AC30 2x12 open back, Jarnmalm 4x12 (con quattro posizionamenti microfonici per gli speaker), Redhot PPC212, Redhot PPC 412, Sensation 20 1x12 open back, ValveKing 1x12 combo, ValveKing 4x12 (con quattro posizionamenti microfonici per gli speaker) Windsor 4x12 straight), RIR Cabinet Modeler, RIR2 Lite Cabinet Modeler.
Stomps/Effects/Tools
C-verb, Chorus CE2, Analog Flanger, PRESSOR, Lite Green, Tremolo, Digital Flanger, M104 Analog Delay, Treble Booster, Audio Stream Splitter, Square-Phase, Käften, Slammer compressor, Greener TS808, C-verb Lite, Sher'ff, World-Wide-Verb, Budda Budwah, Wham!, Again Delay.
L’interfaccia
L’interfaccia grafica di Revalver è standardizzata rispetto a quanto già sul mercato: un frame superiore dove è visualizzato una sorta di diagramma di flusso con i vari componenti, un grande frame centrale dove viene visualizzato il componente in uso e dal quale è possibile provvedere al settaggio dei parametri. Cliccando sul box Modules avremo accesso alla folta library di componenti selezionabili dal diagramma di flusso a lato (Stomp, Amp-cab, Effects); se selezioniamo la voce Stomp e clicchiamo sul box Modules verrà perciò visualizzato il contenuto della library relativa agli Stomp, mentre selezionando la voce Amp/cab e cliccando sul box Modules sarà visualizzato il contenuto relativo agli amplificatori: una volta selezionato il modello di nostro interesse lo stesso viene raffigurato in media dimensione in attesa di un click definitivo per posizionarlo nella posizione desiderata dall’utente.
Ogni componente infatti può essere spostato prima o dopo rispetto a un altro, consentendo una personalizzazione davvero sopraffina. La sezione input e output contiene invece molti più parametri di quanto normalmente siamo soliti trovare; non solo quindi il settaggio del livello di ingresso (o di uscita) ma anche un accordatore ed un noise gate inseriti di default nella sezione input, ed un equalizzatore/compressore sull’output oltre al modulo ACT di cui ci occuperemo più avanti. La possibilità di poter monitorare in qualunque momento il livello di ingresso e di uscita e di avere inoltre un tuner sempre disponibile (senza la necessità di dover inserire ulteriori componenti nel preset) è un fatto nuovo rispetto alla maggior parte dei plug-in in presenti sul mercato.
Anche per la sezione Effects, relativa ai moduli rack, è possibile inserire più componenti e gestirne la sequenza. Sempre nel frame superiore la piccola icona che richiama la funzione del browser interno, in realtà molto articolata e da cui è possibile non solo gestire i preset (aggiungere o eliminare) ma anche eseguire ricerche per tag.
L’aspetto però davvero sorprendente e innovativo arriverà con l’utilizzo del tasto destro del mouse: una volta inseriti i nostri moduli nella sequenza da noi definita, posizionandoci su uno qualunque dei moduli, quindi sia amp/cabinet che effetti rack e cliccando con il tasto destro del mouse selezionando la voce Tweek Schematic, avremo accesso allo schema elettrico del componente selezionato!
Non solo, lo schema elettrico visualizzato è interattivo e cliccando sul singolo componente (elettrico) avremo accesso ai parametri di settaggio, qualcosa di mai visto sino ad ora! Vediamo cosa succede ad esempio lavorando in Tweak Schematic mode per un amplificatore: cliccando con il tasto destro e attivando la voce Tweek, in questo caso utilizzando un amp Red Hot AD 30, si aprirà lo schema elettrico relativo.
A questo punto potremo posizionarci su qualunque componente dello schema, resistenze piuttosto che condensatori o valvole, ed accedere al menu relativo al settaggio dei parametri di quel componente. Un livello di dettaglio incredibilmente approfondito che richiede ovviamente la conoscenza almeno della funzione dei singoli componenti.
ACT, audio cloninc technology
La funzione ACT, esclusiva tecnologia di Peavey, è una sorta di evoluzione del profiling a cui potremmo paragonarla. In realtà la possibilità di agire sul profiling in ingresso e in uscita, consente ulteriori livelli di personalizzazione. In buona sostanza, l’utilizzo del modulo ACT in ingresso consente di modificare il segnale in input con timbriche più simili ad altri strumenti, ovvero di emulare ad esempio una chitarra acustica o un altro strumento, preparando cosi il segnale prima del modelling degli amplificatori.
L’uso del modulo ACT in uscita invece consente di emulare il timbro di famosi modelli di chitarra; per effettuare questi processi il modulo ACT chiede un'analisi preventiva del segnale in ingresso. Attivato il modulo ACT dalla sezione input e selezionando la voce Record new profile, Revalver 4 si posiziona in attesa di segnale; suonando il nostro strumento automaticamente vedremo avanzare la barra in progress fino a quando il software riterrà di aver ricevuto sufficienti informazioni relative al segnale.
A questo punto ci viene chiesto di dare un nome al nostro profilo dandoci cosi la possibilità di salvare diversi preset magari relativi a diversi modelli di chitarra. Nello step successivo ci viene proposto quale modello di chitarra vogliamo emulare con lo strumento che abbiamo appena connesso. Stesso processo per il modulo ACT in uscita dove, dopo l’operazione di profiling, viene proposto all’utente lo stile e il genere di nostro interesse.
In prova
Un enorme passo in avanti quello di Revalver 4 Peavey, che pone il plug-in nell’olimpo dei software guitar oriented. Il livello di personalizzazione è impressionante e praticamente ogni dettaglio del timbro è modificabile dall’utente, fatta eccezione per il posizionamento dei microfoni sul cabinet che prevedono più posizioni prestabilite anche se in numero sufficiente. La possibilità di controllare ogni singolo componente direttamente dallo schema elettrico consente un livello di profilazione elevatissimo, ma richiede una buona conoscenza dei principi di funzionamento; se è abbastanza intuitivo (anche all’orecchio) scegliere fra diversi modelli di valvole, potrebbe essere più difficoltoso capire cosa comporta modificare il valore di una resistenza o di un condensatore e prevedere quanto questo possa influire sul timbro.
Il profiling in ingresso e in uscita inoltre pongono Revalver in un ottica leggermente diversi da altre piattaforme, spingendosi un po’ oltre la sola produzione di un timbro che possa essere gradevole ma indirizzandosi più verso un concetto di sound design vero e proprio e dando all’utente la possibilità di personalizzare e di inventare qualcosa di veramente nuovo!
Conclusioni
Peavey ReValver 4 è, tra i plug-in di emulazione di ampli e cabinet per chitarra, un prodotto che si distingue per la capacità di intervenire sullo schema elettrico. Il dettaglio è tale da richiedere conoscenze di elettronica minime e, supponiamo, sia soprattutto un vantaggio per chi l’hardware lo costruisce. La funzione ACT è un’altra perla di questo software, mettendo a disposizione altre capacità di emulazione. La scelta di Peavey è orientata alla programmazione dei dettagli elettronici e dell’analisi dei suoni, il che lo rende una scelta molto interessante anche negli studi di produzione, dove elaborare anche in seguito il timbro della chitarra.
PRO
Possibilità di profilazione del segnale di ingresso e di uscita
Controllo parametri elettrici dei singoli componenti
Alta qualità audio dei componenti
CONTRO
Posizionamento dei microfoni pre impostato
Scarsa gestione della control room
Richiesta conoscenza dei parametri elettrici
INFO
Prezzo: Producer Pack $ 99,99