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Test: Roland AX-Edge, una lama per il palco

Rapporto qualità/prezzo9
Costruzione8
Suono8.5
Facilità d'uso8.5
8.5

In apparenza una nuova keytar rivista nel design, in realtà questa AX-Edge cela nel suo chassis un nuovo motore di sintesi studiato recentemente dal brand giapponese: il sintetizzatore del futuro di Roland?

Roland si è ritagliata nel tempo una fetta di fedeli appassionati tra gli amanti della Keytar; dopo la comparsa del manico opzionale e gli attacchi per la tracolla sul piccolo sintetizzatore SH-101 nel 1980, a partire dagli anni novanta ha costantemente rilasciato una serie di modelli denominati AX, in cui – a partire dall’ultimo decennio – oltre alle funzioni di MIDI Master Keyboard è stata introdotta una generazione sonora. La AX-Edge è l’ultima proposta sul tema del brand giapponese e, a distanza di pochi mesi dall’uscita, eccola giungere in redazione per un test che – vi anticipo – ha riservato non poche (e positive) sorprese: vediamo quali partendo dalle caratteristiche.

Caratteristiche generali

La AX-Edge è disponibile in due colorazioni: un candido bianco o l’aggressivo nero con tastiera “total black”. In dotazione allo strumento troviamo una coppia di profili colorati (o Blade) da applicare sul bordo inferiore dello chassis, per creare un contrasto cromatico. Il design di questo strumento non passa certo inosservato sul palco, perché i profili spigolosi e la cosiddetta “lama” nella parte bassa dello chassis fanno subito intendere che avete intenzioni bellicose se la mettete a tracolla. Rispetto alla precedente AX-Synth, in questo nuovo modello l’interfaccia e i controlli fisici subiscono un profondo restyling: la AX- Edge monta una meccanica a 49 tasti di passo standard sensibile alla Velocity, ma soprattutto all’Aftertouch (assente nel precedente modello).

 

Roland AX Edge keytar keyboard synth sintetizzatore studio live

La AX-Edge nella aggressiva colorazione “total black” con “Blade” di colore rosso

Sulla parte sinistra del pannello, in una sezione a forma di triangolo leggermente inclinata, troviamo un generoso display a tre cifre da sette segmenti led ciascuno, che mostra durante l’esecuzione il banco e il Program selezionato. Un display LCD da 16 caratteri per due linee retroilluminato di rosso è inserito nell’area di navigazione dei menu di editing, che comprende inoltre una serie di switch con funzioni di cursore, Enter, Exit, incremento/decremento, Shift e Menu/Write. Tutti gli switch elencati in seguito sono retroilluminati da un piccolo LED di colore rosso: si parte con la piccola sezione Favorite, che consente di organizzare nei banchi di memoria dedicati i vostri Program preferiti.

L’area Program comprende 10 switch per richiamare altrettante categorie orchestrali disponibili, mentre a chiudere i controlli del pannello troviamo due switch per la gestione del Song Player, infine i pulsanti per attivare l’arpeggiatore e il blocco del pannello. Sul manico sono disposti i controlli fisici assegnabili: dopo la coppia di switch per impostare l’ottava troviamo frontalmente il ribbon posto sopra la Modulation Bar, più la coppia di switch per selezionare i Program. Sulla AX-Edge la coppia di potenziometri è stata spostata sul fianco superiore del manico, ma un’altra novità è insita nel secondo knob accanto a quello del volume, ora liberamente assegnabile. Sul retro del manico sono posti i tre switch impostati di default per attivare/disattivare il Portamento, il modo Hold e lo Unison.

 

Roland AX Edge keytar keyboard synth sintetizzatore studio live

Gli switch Portamento, Hold e Unison posti sul retro del manico

AX-Edge può essere alimentata anche tramite otto batterie di tipo AA, inseribili nel vano dedicato posto sul fondo dello strumento: impiegando delle batterie di tipo Ni-Mh ricaricabili, la durata è di circa quattro ore e mezza. Il peso dello strumento è di 4,2 kg.

Il nuovo synth-ex engine

Osservando il pannello comandi, si nota la scomparsa della serigrafia SuperNATURAL: da qui parte la mia indagine e scopro che Roland ha introdotto nella AX-Edge una nuova tecnologia denominata Synth-EX, dove accanto a un’architettura consolidata fanno da contraltare una serie di elementi assolutamente inediti. Si parte da un Tone, in cui è possibile combinare fino a quattro parziali, anche in stereo a coppie. La struttura di un parziale comprende un oscillatore, un filtro multimodo selezionabile tra i canonici VCF e TVF Roland, una sezione AMP, una coppia di LFO e inviluppi ADSR per Pitch, TVF/VCF e AMP. Ogni oscillatore è assegnabile a cinque tipologie di forme di onda: PCM, VA, PCM-Sync, SuperSAW o un generatore di rumore bianco; sono previste infine modalità Ring e Cross per le modulazioni.

A completare il corredo di ogni parziale troviamo infine un equalizzatore a tre bande con medi semiparametrici e l’originale modalità Matrix Control, per assegnare ai controlli fisici della AX-Edge - tramite MIDI Control Change - una serie di parametri legati a uno o più parziali. A valle del mix di ogni Tone troviamo un blocco effetti MFX e un equalizzatore a tre bande (Part EQ), sempre con medi semiparametrici. Nella AX-Edge il livello superiore è un Program, in cui è possibile combinare fino a quattro parti Tone e l’arpeggiatore dedicato, più una parte Vocoder associata all’ingresso microfono; nello specifico, oltre alla selezione del Tone impiegato come Carrier, potete combinare un blocco effetti dedicato e un Part EQ.

 

Roland AX Edge keytar keyboard synth sintetizzatore studio live

La coppia di display della AX-Edge. Si noti l’ottima luminosità di quello a LED, ben visibile da qualsiasi angolazione

Un DSP Insert FX è attivabile sulle cinque parti del Program, infine, il mix confluisce nella sezione System Effect, che comprende due blocchi per riverbero e Chorus/Delay, più un blocco Master Compressor/EQ. Tra gli algoritmi selezionabili tra gli effetti, segnalo le simulazioni di Chorus desunte dal Boss CE-1 o dal Roland Dimension D SDD-320, mentre tra i riverberi troviamo, tra gli altri, cinque algoritmi ereditati dall’expander Integra-7 e quattro emulazioni dello storico processore SRV-2000.

L’arsenale sonoro della AX-Edge è notevole: i Tone disponibili in ROM sono ben 1.296, tra cui 500 forniti come Preset, più 256 locazioni User, mentre sono 320 le locazioni Program; a supporto, la modalità Tone Remain, che previene interruzioni del suono al cambio di un Program. Il motore Synth-EX nella AX-Edge è multitimbrico a quattro parti e la polifonia raddoppia, arrivando a 256 note.

Le connessioni

Il parco connessioni nel pannello posteriore comprende, partendo da sinistra, una coppia di uscite Audio L/R, la presa cuffie, l’ingresso microfono su presa jack sbilanciata con regolazione del Gain, la presa per l’alimentatore di rete a corredo, il pulsante di accensione, le porte MIDI I/O, la presa per un pedale assegnabile, infine la porta USB per collegare un’unità di memoria esterna e l’interfaccia USB. La AX-Edge è dotata di supporto al protocollo Bluetooth MIDI 4.1, per pilotare moduli esterni o per l’impiego dell’applicazione gratuita AX-Editor, disponibile per i dispositivi Android e iOS.

 

Roland AX Edge keytar keyboard synth sintetizzatore studio live

Una parte delle connessioni poste nel pannello posteriore

Altre funzioni

Oltre all’arpeggiatore associato in un Program e attivabile da pannello, la AX-Edge dispone anche di un pratico Player audio compatibile con file WAV e MP3, che attinge da una pen drive inserita nella porta USB dedicata. Il menu System è ricco di opzioni per affinare diverse sezioni della AX-Edge, tra cui segnalo il Gain (range +/-12 step) regolabile sulle uscite Audio Out, le quattro curve di regolazione della Velocity per la tastiera, il Noise Gate applicabile all’ingresso microfono, oppure l’ampio set di regolazioni per ogni controllo fisico.

Come di consueto, non mancano le opzioni per l’impiego come MIDI Master Keyboard e tramite la AX-Edge potete gestire fino a quattro parti da tastiera, peraltro impostabili liberamente in layer/split, mentre nelle opzioni dedicate trovate la possibilità anche di tramutare in Thru o Soft Thru l’uscita MIDI Out, per interagire secondo l’uso con setup ibridi hardware e software o con una DAW. Nell’uso con le batterie l’autospegnimento impostabile può rivelarsi strategico e nella AX-Edge potete regolarlo su tagli da 30 fino a 240 minuti.

Accessori

Oltre a una Blade di ricambio (con chiave a brugola e viti a corredo), nella confezione della AX-Edge troviamo una tracolla, i manuali di uso, un nucleo in ferrite per il cavo USB e l’alimentatore di rete. Tra gli accessori opzionali segnalo lo stand dedicato ST-AX2, la serie di pedali Roland di tipo Switch o a controllo continuo tipo pianoforte della gamma DP, il pedale di espressione EV-5, infine la serie di pen drive compatibili del brand giapponese.

 

Roland AX Edge keytar keyboard synth sintetizzatore studio live

Una serie di “Blade” opzionali applicabili alla AX-Edge

In prova

Roland sembra aver tenuto un profilo basso circa la generazione sonora Synth-EX, il che mi fa presumere che qualcosa di grosso stia bollendo in pentola: forse un nuovo sintetizzatore digitale? Vedremo in un prossimo futuro, nel frattempo, godiamoci questa AX-Edge che si è rivelata sorprendente già muovendo i primi passi, complice un’azzeccata proposta tra i preset di fabbrica. Così come accaduto a suo tempo con l’SH-01 Gaia, anche con l’AX-Edge molti preset rimandano a storiche hit degli anni ottanta/novanta: per gli amanti del genere, con il modo Unison attivato sul preset “80s Brass1” la melodia di “The Final Countdown” degli Europe è cotta e mangiata!

Passiamo all’essenza, il suono: di primo acchito può stupire, perché si passa dalla dolcezza delle timbriche SuperNATURAL del passato a un suono dei preset aggressivo e di forte impatto, con una pasta nei preset tipicamente di stampo digitale anni ottanta. Il motore Synth-EX consente di emulare con ottima approssimazione buona parte delle timbriche di sintetizzatori storici del catalogo del brand giapponese dell’epoca: se avete amato i suoni acidi del Juno-106, oppure la SuperSaw offerta dai Jupiter qui trovate pane per i vostri denti. L’editing del Tone consente di scolpire nel dettaglio il suono, con l’originale modalità Matrix a supporto se volete aggiungere delle nuance al timbro in tempo reale grazie ai controlli. A leggere queste poche righe vi chiederete: ma questo Synth-EX è un motore per nostalgici delle sonorità sintetiche di quel tempo?

 

Roland AX Edge keytar keyboard synth sintetizzatore studio live

L'editor su Android

La risposta è no, anzi: bisogna armarsi di pazienza e andare oltre l’ottima offerta di preset fornita da Roland, perché questo engine consente di esplorare territori sonori inediti e al passo con i tempi. Agli oscillatori Virtual Analog è possibile combinare forme di onda PCM, peraltro riviste in termini di risoluzione in questo engine, per ottenere timbriche stratificate piuttosto evocative, incrementandone all’occorrenza lo spessore in un assolo attivando la modalità Unison. E se amo le timbriche acustiche? Niente paura, perché – per esempio - per il pianoforte non mancano Tone dedicati di buona fattura, nonché parametri per affinare sulla tastiera il Damper Free Note (l’effetto smorzatori) o sul pedale il Redamper Switch, per l’impiego di una variante a controllo continuo e simulare l’effetto di mezzo pedale.

Non avrete i preset con svariati multilayer disponibili in una workstation, ma con la AX-Edge potete estrarre comunque pianoforti/acustici ed elettrici ben suonabili sul palco. L’analisi si potrebbe estendere ad altre categorie orchestrali come le chitarre – ottime sia le acustiche, sia alcune lead distorte – oppure per fiati archi, fiati o voci. Portate a casa una Keytar per il live e vi ritrovate con un potente sintetizzatore valido anche per l’uso in studio: mica male… Ottimo il parco effetti per assortimento e ricerca filologica degli algoritmi, mentre il mix della AX-Edge ha già una bella voce mantenendo i parametri di default, ma se non vi basta avete l’Out Gain a disposizione per lacerare le orecchie al fonico: una prassi che sconsiglio caldamente…

L’ingresso microfono dotato di Noise Gate, Vocoder e processore effetti dedicato, oppure l’arpeggiatore attivabile su una o più parti sono altri piacevoli plus da considerare. Un cenno ai controlli: la scomparsa del D-Beam non credo farà scalpore, ma la riorganizzazione dei controlli adottata da Roland è azzeccata. Se provenite da una AX-Synth vi accorgerete che sulla nuova Edge tutto è a portata della mano sinistra, senza dover compiere contorsionismi durante l’esecuzione. Rimarchevole infine la possibilità di associare all’ingresso pedale non solo il canonico switch (con polarità selezionabile), ma anche una variante di espressione. Ben fatto. Il Player audio consente non solo di esercitarsi o divertirsi da soli nel tempo libero, ma al “One Man Band” di aggiungere un tocco di estrosità alla propria esibizione, mantenendo però alta la concentrazione sull’esecuzione.

 

Roland AX Edge keytar keyboard synth sintetizzatore studio live

AX-Edge Editor, l'app per personalizzare i suoni dello strumento

Da pannello, la navigazione nell’editing è ben supportata dal display LCD, ed è utile per piccole correzioni al volo sui parametri principali, perché si sente la mancanza di un Alpha-Dial per scorrere velocemente tra le pagine; per un editing più approfondito, in soccorso trovate l’AX-Editor software che consiglio caldamente di scaricare sul vostro smartphone/tablet. L’action della meccanica proprietaria è buona, il tasto risponde bene sotto le dita e l’Aftertouch è una novità apprezzabile; la lunghezza del tasto è di 13 centimetri, ma è un compromesso adottato spesso da Roland in tempi recenti, per mantenerne compatte le dimensioni generali dei suoi strumenti.

Il lavoro svolto sull’interfaccia dai tecnici giapponesi merita un plauso, perché la AX-Edge è veramente plug & play e ogni switch è assegnato a un preciso parametro, senza doversi perdere in laboriose combinazioni. Qualche piccolo minus nella AX-Edge c’è: per esempio, l’assegnazione del Key Range nelle quattro parti di un Program sarebbe molto più snello se si potesse selezionare direttamente dalla tastiera, ma nulla che un prossimo aggiornamento software non possa risolvere. Anche il manuale di uso meriterebbe qualche miglioramento, perché stimola poco l’approfondimento, mentre la guida di riferimento (seppur in Inglese) è il supporto per spremere a fondo lo strumento.

Una considerazione finale riguardo all’estetica: di primo acchito si ha l’imbarazzante sensazione di imbracciare il basso di Gene Simmons dei Kiss, ma dopo la prova di ascolto la voglia di portare quest’arma sul palco e sfidare il pubblico è forte. La “Blade” opzionale spinge verso la personalizzazione dello strumento, e se amate l’eccesso, la versione total black con profili rossi è veramente grintosa! Se anche l’occhio vuole la sua parte, con la AX-Edge – per me – Roland ha fatto centro.

Conclusioni

Al termine del test si evince che la denominazione non è data solo per fini estetici, perché la Roland AX-Edge dispone di un engine sonoro davvero potente, in grado di emergere all’interno del mix affollato di qualsiasi band: chitarristi e batteristi sono avvisati. Poggiata su uno stand, la AX-Edge può rivelarsi un ottimo tassello anche in studio, perché non manca nulla in termini di interazione con il mondo esterno, mentre l’inedita sezione Virtual Analog e le forme di onda PCM raffinate possono ingolosire il tastierista Sound Designer. Fatti i conti della dotazione onboard, il prezzo richiesto è ampiamente giustificato: anche se non siete patiti della Keytar questa AX-Edge va provata (e non ascoltata sul web!), perché parafrasando un celebre slogan di Roland, questo strumento cela cosa disegnerà nel prossimo futuro il brand giapponese.

 

PRO

Generazione sonora potente e plasmabile nel dettaglio

Interfaccia "Plug & Play"

Blade personalizzati

CONTRO

Key Range non assegnabile da tastiera

Manuale di uso migliorabile

 

INFO

ROLAND SOUTH EUROPE

Prezzo: 999 € inc. IVA

 

Allegati

FileDescrizione
pdf 14 Roland AX-Edge

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