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Test: Universal Audio OX, per chitarre al top

Rapporto qualità/prezzo7
Costruzione9
Suono9.5
Facilità d'uso7.5
8.3

OX di Universal Audio ci permette di registrare chitarre in maniera professione senza la necessità e le difficoltà di una stanza apposita, volumi esagerati e microfoni costosi

Non so se sia convenzionale o meno iniziare una recensione con quello che solitamente dovresti dire nel finale ma questa volta ci provo. Universal Audio OX, la Amp Top Box della compagnia americana pioniere nel mondo dell'audio recording, credo proprio sia l'anello di congiunzione tra il mondo della registrazione di chitarra (e basso) pre-digitale e quello attuale in cui il digitale domina. Con questa Top Box si può infatti mantenere il proprio suono di ampli analogico e registrare in modalità 2.0 con la qualità di uno studio professionale anche restando nel proprio home studio e sollevandoci dal grosso problema della ripresa microfonica fisica dei cabinet e degli alti volumi.

Universal Audio OX dal punto di vista visivo sembra una testata per chitarra di piccole dimensioni. Realizzata secondo gli alti standard costruttivi di questo brand famoso in tutto il mondo, è costruita esternamente in solido acciaio con vernice anti-graffio, legno per l'interno dello chassis e plastica solo per le manopole. L'unità è inoltre munita di quattro piedini di gomma anti-scivolo che la rendono particolarmente stabile.

Lo scopo di questo prodotto è quello di poter suonare e registrare al massimo delle potenzialità del nostro apparato di amplificazione in qualsiasi condizioni, sia che siamo in studio, in camera da letto o dal vivo su di un palco. Il primo utilizzo dell'OX è infatti quello da Load Box.

Grazie al famoso processing e software di Universal Audio, OX mette a disposizione una serie di modelli digitali di microfonazioni e cabinet che emulano in modo estremamente fedele una microfonazione professionale. Attraverso l'app OX, scaricabile gratuitamente, si può accedere a tutti i parametri non presenti fisicamente sull'unità e modificare ogni parametro del suono, dell'effettistica e della microfonazione. Il tutto potendo salvare i propri preset preferiti o partendo da quelli già pronti.

Usando la tecnologia UA Dynamic Room Modeling possiamo simulare il comportamento della stanza ed aggiungere ambiente ed effetti particolarmente realistici al nostro suono.

 

Universal Audio OX eko music group test chitarra guitar audiofader

Il pannello di controllo di OX

Load box

Come dico sempre anche ai miei allievi, è inutile comprare una testata di grandi dimensioni e magari particolarmente costosa sperando di ottenere il suono dei grandi chitarristi quando non si è nelle condizioni per farla suonare al meglio. Sopra i 30 W di potenza è praticamente impossibile far suonare al meglio un amplificatore valvolare in ambiente casalingo e sopra i 50-60 W anche nel 70-80% delle situazioni live non riuscirete a tirare il vostro ampli nella sua screaming zone ideale. Questo perché le valvole di un amplificatore, sia di preamplificazione che finali, suonano al meglio dal 70% del volume in poi, volumi spesso incompatibili con gli ambienti domestici, l'udito e la microfonazione in locali medio-piccoli.

Una load box interviene proprio come stadio intermedio tra il nostro amplificatore e il cabinet per simulare un carico alto allo speaker pur mantenendo i volumi a livelli contenuti. OX infatti si collega tra la testata e la cassa e gestisce il volume in uscita dal cabinet, potendo così tirare il collo ad un amplificatore, fino a 150 W di potenza in uscita, senza timore di demolire tutto nel raggio di 30 metri.

 

Universal Audio OX eko music group test chitarra guitar audiofader

Le connessioni del pannello posteriore

Emulazione di microfoni e speaker

Ma non è tutto, OX oltre a fornirci un'uscita per il nostro cabinet convenzionale permette anche di collegarsi ad un paio di monitor da studio simulando la risposta di un cabinet e della microfonazione. Allo stesso modo ci mette a disposizione anche un'uscita cuffie con volume indipendente utilissima per studiare e registrare in modo silenzioso sempre continuando ad utilizzare il nostro amplificatore preferito al massimo delle sue performance.

Qui possiamo usufruire di sei preset cabinet/microfono selezionabili anche senza l'utilizzo di computer o app. Queste combinazioni comprendono una scelta di cabinet tra i più famosi, microfonazioni di prossimità con microfoni professionali di alto livello scelti tra i più utilizzati per le registrazioni di chitarra, microfoni ambientali per la simulazione della ripresa del cabinet a distanza in una tracking room da studio di prima fascia e fino a quattro effetti da studio in simultanea tratti dalle famose librerie software UAD.

Entrando nella app di controllo, OX proprio come il prodotto, notiamo subito una bella interfaccia da mixer vintage che ospita tre canali con doppia microfonazione del cabinet e stereo ambientale. Possiamo scegliere il tipo di microfono da una lista (con i più famosi dallo Shure SM57 al AKG 414 fino all'immancabile Neumann U67), il posizionamento del microfono, mettere un filtro passa-alto e regolare pan e volume.

La prima colonna sulla destra è dedicata alla scelta del cabinet (molto varia dalle 1x12" fino alle più potenti 4x12"), possiamo scegliere l'attenuazione di potenza e addirittura la risposta dinamica dello speaker. Speaker Drive infatti ci permette di dare al cono una risposta più lineare, da speaker nuovo ad esempio, oppure più da speaker vecchio, con un breakup più pronunciato ed un suono meno fedele e più morbido.

Il master e gli effetti

La quinta colonna invece è dedicata alla sezione Master, che prende a piene mani dai processori software pregiati di UA. Qui abbiamo: un eq grafico a sei bande, attivabile su ogni canale, il famoso compressore 1176 per dare una pettinata alle dinamiche, una riproduzione di delay stereo, che può richiamare effetti di ritardo ma anche chorus, flanger e vibrato; infine un riverbero plate molto lussuoso con un suono tipico in stile Abbey Road.

OX quindi non è solo un emulatore di speaker e microfoni ma si rivela essere un vero e proprio centro di produzione con cui, sfruttando il processing molto potente del processore interno in stile UAD, possiamo registrare delle tracce di chitarra, o addirittura andare a suonare dal vivo, con suoni già abbastanza prodotti e di livello da studio pro.

La app di controllo

Una volta fatta la registrazione dell'account Universal Audio, la app OX sfrutta la connessione dell'unità hardware alla nostra rete wireless per potervisi connettere e comandarla senza alcuno sforzo via Wi-Fi. Tutta la procedura di setup, registrazione compresa, richiederà al massimo 5 minuti. Molto semplice e senza alcun problema dalla app che risulta molto solida e facile da utilizzare. Il manuale di circa 70 pagine è comunque bene leggerlo per poter sfruttare OX al meglio, ma l'app è molto intuitiva e può essere utilizzata praticamente da chiunque abbia messo le mani un paio di volte su di un mixer o una DAW.

Tutti i setting possono essere salvati una volta modificati e per ogni sezione abbiamo un'ampia selezione di preset tra cui scegliere e da cui partire per creare i nostri suoni. Ma se non vogliamo utilizzare sempre la app, non dobbiamo far altro che salvare i nostri sei preset preferiti assegnandoli agli slot disponibili e potremo richiamarli direttamente dal pannello frontale di OX. Abbiamo anche già dei Rig Sets precaricati e divisi per epoche o genere di suoni che possiamo richiamare per cambiare all'istante i sei slot nell'unità.

 

Universal Audio OX eko music group test chitarra guitar audiofader

Nell'immagine in basso a sinistra potete vedere il parametro Speaker Drive che ci aiuta a simulare l'invecchiamento del cono

Le connessioni

L'unica connessione sul pannello frontale è, giustamente, quella per le cuffie, con volume dedicato.

Il pannello posteriore invece ospita una serie completa di connessioni, abbiamo una zona centrale con input/output jack per l'amplificatore e speaker. Qui possiamo anche scegliere l'impedenza del nostro cabinet (4,8 o 16 Ohm). Quindi troviamo i line out stereo per collegare due speaker esterni attivi o un'interfaccia in analogico. Se vogliamo collegarci a un'interfaccia in digitale possiamo usare l'uscita ottica, S/PDIF o RCA. Possiamo inoltre utilizzare un footswitch per passare da un rig all'altro senza dover passare dalla app o dall'unità. Misteriosa invece è la presenza delle tre porte USB che sul manuale attualmente risultano disattivate e probabilmente sono dedicate a futuri utilizzi ed aggiornamenti.

In prova

La domanda seconda domanda che viene spontanea dopo "Cosa fa?" è certamente e giustamente "Come suona?" La mia risposta secca è che OX suona benissimo. Universal Audio ha decisamente fatto centro, per quanto possa essere un prodotto di nicchia, creando qualcosa che cambia il modo di registrare le chitarre per chi non può o non vuole avere le complicazioni di una microfonazione alla vecchia maniera, non scendendo però a compromessi sulla qualità del risultato finale.

Ho provato l'OX con una testata Marshall JCM 800 e con un Amp1 di BluGuitar, entrambi da 100 W, utilizzando come cabinet la mia fedele cassa Marshall 1922 degli anni '90 con coni Celestion G12T-75. Essendo questi coni particolarmente adatti ai gain alti ed alle saturazioni, l'OX ha trovato terreno fertile ed è riuscito a far suonare questi setup in modo splendido. È davvero notevole riuscire a sentire la saturazione proveniente dal finale dell'ampli spinto al massimo a volumi non disumani. I coni lavorano al meglio anche senza devastarci i timpani e possiamo riscoprire la bellezza di creare suoni molto ricchi e complessi anche solo usando i volumi dell'ampli.

 

Universal Audio OX eko music group test chitarra guitar audiofader

Il delay presente nell'OX è in grado di riprodurre moltissime sfumature di effetti di ritardo e modulazione

Se non volete collegare una cassa ma volete approfittare della tecnologia Dynamic Speaker Modeling, potete collegare la vostra interfaccia o i vostri monitor attivi ai line out stereo dell'OX. Anche qui è notevole sentire il suono della chitarra che cambia in modo così realistico da un cabinet all'altro con l'impressione di stare davvero dall'altra parte del vetro di un grande studio di registrazione. I modelli sono molto credibili e le regolazioni rispondono bene per creare i nostri suoni dettagliatamente. Ho amato particolarmente il suono della microfonazione Room, che da un respiro molto ampio alle nostre tracce di chitarra, che ci permette spesso di non usare riverberi ulteriori e di ottenere quel realismo che molti plug-in di emulazione non raggiungono.

Gli effetti poi suonano decisamente da outboard costosi, con una quantità di suoni e sfumature da esplorare che mi ha permesso di giocare con l'OX per ore senza stancarmi di provare e riprovare suoni.

La cosa che sicuramente mi ha divertito di più è stata andare a ricercare i suoni dei miei dischi preferiti e sentire come effettivamente l'OX ci vada vicino in modo impressionante.

Infine dedico qualche riga anche all'uscita cuffie, perché non è così banale far suonare una chitarra in cuffia in modo accettabile. È uno dei grandi desideri dei chitarristi quello di suonare in modo silenzioso senza però perdere il proprio suono, potendo magari utilizzare la propria testata da guerra nucleare senza ricevere una visita indesiderata delle forze dell'ordine. OX fa tutto questo e, sebbene non arrivi a compensare il riverbero dell'ambiente come ad esempio fa l'uscita cuffie del Kemper, fa il suo lavoro egregiamente e per lo studio notturno è assolutamente consigliata.

 

Universal Audio OX eko music group test chitarra guitar audiofader

La simulazione di riverbero plate da studio presente nell'OX vi darà l'autentica sonorità da ambiente in stile Abbey Road

 

Per la prova dell'OX ho registrato alcune chitarre in modo molto semplice, un pulito, un crunch ed un distorto riprodotti in modo identico su alcune accoppiate cabinet/microfoni diverse per farvi sentire la differenza tra le varie emulazioni dell'OX. Non vi resta che ascoltare per farvi un'idea.

In questo primo audio potete ascoltare una simulazione di cassa 4x12" con coni Greenback microfonata in prossimità con un modello di condensatore Neumann U67 e di mic a nastro Royer 121, mentre per l'ambiente in stereo è stato usato modello che simula due mic a condensatore.

In serie potete sentire la registrazione di un clean crunch molto spinto usando il finale della testata in tre versioni: microfonazione di prossimità e room, senza la room (l'ambiente della stanza) e solo room.

Nel secondo esempio vi faccio sentire diversi preset classici presi direttamente dalla libreria disponibile sull'OX. In alcuni casi ho fatto qualche ottimizzazione sul suono ma al 90% sono i preset di fabbrica. In questo modo potete sentire quando il suono di una ritmica possa variare cambiando cabinet e microfonazione.

Sentirete nell'ordine:

Cabinet: 4x12" Coni GreenBack - Mic: Neumann U67, Royer 121 - Room: Condensatori Stereo

Cabinet: 1x12" Fender Blues Junior - Mic: Shure SM57, Royer 121 - Room: Mic a Nastro Stereo

Cabinet: 2x12" Vox AC30 - Mic: nastro Beyerdynamic M160, Neumann U67 - Room: Condensatore Mono

Cabinet: 4x10" Fender Bassman  - Mic: AKG 414, Neumann U67 - Room: Mic a Nastro Mono

Cabinet: 1x10" Fender Super Champ - Mic: Sennheiser MD 421, AKG 414 - Room: Condensatori Stereo

Cabinet: 2x12" Boutique D65 - Mic: AKG 414, Neumann U67 - Room: Condensatori Stereo

In questo terzo ed ultimo ascolto ho voluto evidenziare come attraverso la tecnologia Dynamic Speaker possiamo variare il controllo Speaker Drive per simulare la risposta in frequenza di un cono più lineare (come se fosse più nuovo) e di uno più scuro e saturo (come quelli vintage solitamente fanno).

Conclusioni

L'OX è abbastanza costoso con i suoi quasi € 1.200 di prezzo e può a molti sembrare un oggetto un po' misterioso e di cui si può fare a meno poiché costa come una buona testata. Tuttavia una volta che si usa l'OX con il proprio ampli e lo si sente suonare come mai o poche volte lo avevamo sentito prima, diventa davvero difficile farne a meno. Soprattutto per chi possiede amplificatori valvolari di una certa qualità, avere questo dispositivo significa poterli utilizzare, suonare, registrare al meglio ed avere una sensibilità maggiore e migliore sullo strumento grazie alla risposta migliorata ed enfatizzata del nostro ampli.

Se poi vogliamo proprio fare due conti, soprattutto per chi registra spesso o vuole registrare le proprie chitarre professionalmente, risparmieremo il costo di un isobox o di una cabina di microfonazione, dei microfoni e di tutto il cablaggio. Oppure possiamo risparmiare il costo delle giornate di registrazione in studio registrando noi a casa senza però utilizzare plug-in digitali ma ampli reali. Questo ci fa capire che il costo di OX, pur essendo impegnativo, non è esagerato, poiché sostituisce costi ben superiori ed è quindi un ottimo investimento sulla qualità dei propri suoni di chitarra.

 

PRO

Qualità audio di alto livello

Possibilità di registrare in home studio suoni da studio pro

Alta versatilità per studio, registrazione e live

CONTRO

Prezzo non per tutte le tasche

Porte USB non sfruttate

 

 

INFO

Midiware

Prezzo: 1.299,00 €

 

Allegati

FileDescrizione
pdf Universal Audio OX

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