Incluso nella release uad 9.8, il v76 è l'emulazione Unison del preamplificatore degli anni '50 che, a detta di molti, potrebbe essere il migliore mai costruito. Semplice e con una personalità che si adatta a molte situazioni, eccellente sulle voci.
In un'era in cui i transistor esistevano già ma erano lungi dalla qualità che si poteva ottenere con una valvola, i preamplificatori erano tutti piuttosto ingombranti; sia perché contenevano appunto le valvole sia perché non esisteva ancora il concetto di elettronica come lo si intende oggigiorno. Tutti i circuiti erano fatti con componenti che oggi occuperebbero al massimo qualche centimetro quadrato, e le connessioni elettriche stesse erano affidate a normali cavi elettrici in rame. C'è chi dice che questo fosse un valore aggiunto che ormai è andato perso, chi sostiene che la differenza, quando e se c'è, è veramente trascurabile.
Io personalmente non ho mai preso posizioni di parte in questa guerra ideologica, ma mi fido di quello che mi dicono le mie orecchie e quindi, qualsiasi sia la causa, a me interessa che un prodotto suoni bene e che abbia una colorazione che soddisfa le mie esigenze.
UAD V76 è a mio parere favoloso perché, al di là del carattere un pochino vintage, è proprio quello a cui penso quando registro una chitarra acustica o una voce, e, se usato con cognizione di causa, è un preamplificatore che può essere sfruttato in tantissimi contesti. A questo bisogna aggiungere che in modalità UNISON (possibile solo se utilizzato all'interno dell'applicazione Console) si comporta come un vero e proprio preamplificatore, lavorando quindi direttamente su un segnale microfonico e questa è un’idea geniale a cui solo Universal Audio ha pensato e reso possibile.
Controlli
Essendo l'emulazione di un prodotto degli anni cinquanta, i controlli sono ridotti all'osso, con l'aggiunta di un solo knob per il livello di output, che non c'è nel preamplificatore originale, in modo da poter avere un matching perfetto del segnale in registrazione permettendo anche una maggiore saturazione senza avvicinarsi pericolosamente allo 0 dBFS.
Gain: è un rotary knob a dodici posizioni, controllabile sia dal plug-in stesso che dall'interfaccia Universal Audio.
Lo pass filter - a due posizioni (flat e 3000 Hz), inizia a lavorare già sui 2000 Hz in realtà, con uno slope di circa 3 dB/ottava.
Hi pass filter - a quattro posizioni: flat, 80 Hz, 300 Hz, 80+300 Hz (quest'ultimo ha frequenza di taglio sempre a 300 Hz ma con uno slope più ripido fino agli 80 Hz).
Mic/Line - switch per selezionare il livello operativo del segnale in ingresso.
180/0 - Invertitore di polarità.
Input/Output - permette di visualizzare nel meter il segnale in ingresso o in uscita dal V76.
Off/On - è il controllo di bypass del plug-in.
Output - con un range da -infinito a +12 dB permette un perfetto controllo del livello di registrazione/output.
I due grandi Locking Lever semplicemente cambiano il linguaggio utilizzato per i controlli del V76, passando dalla traduzione in inglese alle scritte originali in tedesco (mi chiedo quale sia l'utilità di un controllo simile, probabilmente nessuna se non creare nostalgia vera e propria nei più feticisti del settore).
In prova
Non ho dubbi nel dire che sia una delle emulazioni meglio riuscite di Universal Audio, sia per il suono in sé del plug-in sia perché non ci sono errori di aliasing fino alla frequenza 20 kHz, frequenza nella quale non è facile incappare e comunque la distorsione introdotta da tale errore di aliasing è talmente bassa che è decisamente trascurabile. La distorsione armonica ovviamente aumenta man mano che il gain viene spinto e, giocando con il livello di output, si può raggiungere una gradevole saturazione senza incappare in clip, con particolare enfasi sulla prima e seconda armonica.
Negli esempi audio si possono sentire tre versioni della stessa take di chitarra acustica, una eseguita senza V76, una con V76 in modalità UNISON e una con V76 sia in modalità UNISON sia in insert nella traccia, attuando quindi una doppia preamplificazione (abbassando il segnale output del primo preamplificatore per poi alzarlo nuovamente a livello operativo con il secondo stadio di gain) che, a mio parere, sulla voce e sulla chitarra acustica ma anche su un rullante o una cassa, riesce a colorare ancora di più il suono mantenendolo allo stesso tempo morbido e gradevole.
Universal Audio ha progettato questa replica su un modello golden numero di serie 302 basato sul progetto originale marchiato IRT, completamente rimesso a nuovo prima del campionamento che ha tenuto conto anche dei trasformatori in entrata e in uscita e dei vari possibili stadi di clipping all'interno della circuitazione, nonché della valvola a pentodo. Il risultato è strepitoso, non c'è che dire. È la prima volta che mi ritrovo a non incappare in un aspetto negativo, un qualsiasi tallone d'Achille, non ho veramente nulla da ridire: fa il suo lavoro e lo fa benissimo, ed è assolutamente adatto anche ai suoni più moderni, donando una presenza e un calore che non possono sfuggire nemmeno alle orecchie meno allenate.
L'unica critica che posso fare è la stessa che scrivo sempre sul sistema UAD: poca potenza di calcolo, con una Apollo Twin Quad Core sono sufficienti quattro V76 ad esaurire tutte le risorse delle DSP, quindi o Universal Audio trova una soluzione alternativa oppure l'unica alternativa è utilizzare la funzione UNISON quando possibile e registrare un suono già processato, e fare così per ogni traccia. In questo modo si possono processare un numero illimitato di tracce utilizzando un solo plug-in o al massimo due se la fonte è stereo, senza affaticare le DSP ma con l'inconveniente che tale suono non è poi modificabile in seguito.
La possibilità di utilizzo in modalità UNISON lo rende superiore a qualsiasi altra emulazione fatta, perché permette di utilizzare il gain direttamente su un segnale microfonico, cosa che non si può fare quando lo stesso plug-in è in insert dato che si lavora su un segnale già registrato e quindi già preamplificato: si può ovviamente abbassare il segnale prima dell'ingresso nel plug-in, ma per motivi di impedenza e di matching non è esattamente mai la stessa cosa. A questo aggiungo che l'effetto del preamplificatore è decisamente più marcato in modalità UNISON rispetto ad un normale utilizzo in insert; questo è riscontrabile anche negli esempi audio.
Le tracce di chitarra sono le uniche a essere state processate in tale modo, tutti gli altri sample sono stati processati con V76 in insert, anche abbassando il segnale registrato di parecchio per poi alzarlo di nuovo col gain del plug-in.
Conclusioni
Per € 149 si compra un prodotto che è pressoché perfetto. Vale tutti i soldi fino all'ultimo centesimo e, a ogni modo, la versione fisica di questo preamplificatore, oltre ad avere un costo proibitivo, è difficile da trovare, ancora più difficile trovarlo in ottime condizioni. Chi ha la fortuna di averne uno perfettamente funzionante, se lo tiene ben stretto e, se mai lo mettesse in vendita, ci sarebbe da farsi due domande molto serie sul perché lo abbia fatto. Tra tutti i plug-in della serie UAD che ho provato, V76 mi ha riservato la sorpresa più bella di sempre, senza dubbio.
PRO
Suono
Semplicità di utilizzo
Modalità UNISON
CONTRO
Molto carico richiesto alle DSP
INFO
Prezzo: € 149