Di compressori VCA è pieno il mondo, ma pochi sono adatti al bus stereo finale per trasparenza, musicalità. Tierra audio propone un compressore che per risultati si pone tra i migliori.
Tierra Audio è un’azienda spagnola che unisce la massima qualità, attraverso l’uso di componenti di alto livello con circuiti proprietari, al rispetto dell’ambiente. C’è molta personalità nei loro prodotti, ma con Gravity questa personalità è spostata soprattutto sull’estetica, perché la parte tecnologica è di alto livello e non vuole introdurre un timbro particolare sul materiale trattato.
I controlli
Gravity integra tutti i controlli classici dei bus compressor. ma con alcune differenze importanti. Incontriamo la soglia con un potenziometro continuo tra -15 e +15 dB, un selettore per il rapporto di compressione 2, 4, e 10, un selettore a scatto per attacco e uno per rilascio, la cui logica di funzionamento è però al contrario del solito. I valori più veloci sono a destra mentre quelli più lenti sono a destra. Per meglio identificare questo comportamento, che per noi non ha molta logica, è stato serigrafato sul pannello di legno una tartaruga e un coniglio (non così tanto visibili). Chiude il potenziometro continuo di Make Up da 0 dB a +15 dB. A lato due pulsanti, che si illuminano quando sono inseriti, permettono il bypass del compressore e l’attivazione del filtro HPF sul sidechain. Alla loro destra c’è il VU Meter Sifam, più piccolo rispetto alla tradizione e retroilluminato. Non abbiamo osservato alcun controllo su pannello per modificare il punto di partenza. Il pulsante di accessione è altrettanto retroilluminato. Non esiste bypass hardware se il compressore è spento. L’estetica non passa di certo inosservata, in un rack, perché il pannello di legno è riconoscibilissimo. L’ultimo outboard che aveva qualcosa di simile era Evol Audio Fucifier.
Hardware
L’interno è molto ben ordinato: la scheda del processore dinamico impiega due THAT 2181A, una serie di operazionali NE5534 e condensatori WIMA. Tutti i componenti sono discreti e quindi facilmente sostituibili se mai ce ne fosse ragione. I connettori audio Neutrik sono avvitati alla chassis metallico, segno di grande resistenza nel tempo. La scheda di alimentazione è fisicamente separata dalle altre e impiega un trasformatore toroidale TRIAD con uscite a +/-18 Volt. Il piccolo VU Meter è un SIFAM. L’ultima scheda è dedicata ai soli pulsanti Bypass e HPF SC. L’unica scheda a componenti SMD è quella dedicata ai controlli su pannello. Particolarmente curato il cablaggio, con isolanti accessori dove occorre nell’alimentazione, cavi ribbon con connettore a incastro, passacavi per dare un percorso prestabilito, e silicone dove è richiesto che il ribbon non si stacchi. Difficile richiedere di meglio in fatto di costruzione e assemblaggio. Il pannello di legno anteriore è incollato al pannello di metallo a cui sono avvitate anche le schede anteriori. Nessun pericolo, quindi, di danneggiare il legno premendolo. Lo chassis è completamente metallico.
In prova
Eravamo molto curiosi di mettere alla prova questo bus compressor, che si presenta in un momento particolare per l’outboard, perché il mercato dei bus compressor offre modelli per qualsiasi fascia di prezzo. Non è facile contendere un primato in questa situazione. Il Gravity è di per sé un ottimo bus compressor, con un prezzo al di sotto dei 2000 Euro, ma tutto sta cambiando.
Cominciamo con il dire che l’aver invertito il comportamento di attacco e rilascio non ci è sembrata una genialata: chiunque lavori con l’outboard deve poter mettere le mani sui controlli senza pensare a quello che fa, o si distrarrà irrimediabilmente dal processo creativo e dall’attenzione richiesta a un ascolto critico. Nulla di particolarmente grave, ma perché voler cambiare ciò che da sempre è stato così su qualsiasi processore di dinamica?
Tutto il progetto segue la logica dell’alta qualità nei componenti e il risultato si sente. Il Gravity è silenziosissimo ed è uno di quegli outboard, pochissimi per la verità, che non si sente quando lavora ma di cui ci si accorge della differenza quando è in bypass rispetto al segnale processato. E’ un compressore molto naturale e trasparente quando lo si usa con una rapporto di compressione 2:1 e il classico settaggio con tempi di attacco medio lenti e di rilascio veloci, con pochi dB di compressione. In queste condizioni il filtro sul sidechain è quasi inutile, anche se la differenza si sente. La scelta della frequenza dell’HPF è corretta e adatta all’impiego, anche se di questi tempi è un vantaggio averne più di una.
Manca, purtroppo, un ingresso di sidechain esterno, che avrebbe esteso la flessibilità. Il pregio maggiore di Gravity è il trattamento che riserva alle medio-alte, che non sono mai schiacciate. Non produce mai un timbro muddy o ingolfato, ma permette di decidere quanto alzare l’RMS secondo il grado di compressione. Come ci si sposta dal 2:1, Gravity diventa interessante, come molti altri bus compressore, per gestire l’inviluppo di un timbro, sempre giocando sui rapporti tra attacco e rilascio. Anche quando si esagera volutamente, Gravity modifica la dinamica ma non impartisce un suono particolare, cosa piuttosto rara nei bus compressor, limitandosi a una patina molto elegante che richiama, senza dubbio, le migliori realizzazioni VCA tra cui Vertigo VSC-2 che ha un prezzo molto più alto. Gravity non ha l’aggressività di uno Smart Reasearch C2, ma ne conserva la brillantezza.
Rispetto al più classico SSL G384, Gravity ha un suono più aperto e naturale sulle alte frequenze, probabilmente merito della scelta dei condensatori, ed è meno colorato dell’SSL. L’esempio migliore possibile, per capire quanto sia poco invadente Gravity, è usarlo con il filtro del sideachain attivo, a 10:1 con attacco lento e rilascio veloce. In queste condizioni, che sono piuttosto estreme e non adatte a un bus compressor, una riduzione del gain di circa 4/6 dB cambia l’equilibrio tra le tracce, mettendo più avanti la voce e gli strumenti sulla gamma media, ma rispettando perfettamente il basso e la cassa, senza effetti sui piatti o sulle alte frequenze.
In queste condizioni, il lavoro sulla dinamica diventa anche quasi un’equalizzazione molto gradevole, moderna e adatta all’ascolto anche su cuffiette o cassettine Bluetooth. Soprattutto se fate rock o pop, ricco di strumenti acustici, troverete con Gravity un gran bel bus compressor per mantenere l’equilibrio tra gli strumenti. Sfidiamo a riconoscere il suo lavoro quando è impostato adeguatamente secondo il pezzo. La sua trasparenza è eccellente, ma non è mai sterile o artificiale. Provatelo anche su una traccia vocale e rimarrete soddisfatti per la qualità finale!
Conclusioni
Tierra Audio Gravity è un bus compressor che rientra nella categoria dei processori di dinamica trasparenti di alta qualità, con una silenziosità eccellente e un rispetto per il segnale originale che è invidiabile. La sua qualità migliore è l’equilibrio e la prevedibilità dei risultati, che gli danno diritto a un posto nel rack come bus compressor ma anche come compressore per quelle tracce dove si richiede il controllo della dinamica senza stravolgere il timbro.
PRO
Trasparenza
Timbro equilibrato
Risultati naturali
CONTRO
Inversione dei controlli di attacco e rilascio
Una sola frequenza di HPF per il sidechain
Assente ingresso hardware per il sidechain
INFO
Prezzo: € 1.520,49 + IVA