Pro tools HD 2018.4, o meglio Pro Tools Ultimate, è l'ultima versione della DAW firmata Avid e non ha certo bisogno di presentazioni. Avid ha apportato alcune innovazioni molto utili mantenendo però uguale l'interfaccia. Andiamo a vedere quali sono queste news e quali sono i pro e i contro di questa nuovissima versione di Pro Tools
Pro Tools HD era già in fase di netta evoluzione dalla versione 11, nella quale sono state aggiunte varie modifiche importanti come i plug-in di tipo AAX e il bounce offline, nonché un'architettura a 64 bit che ha segnato una netta rottura con le versioni precedenti a 32 bit.
Con Pro Tools Ultimate arrivano importanti innovazioni riguardo al MIDI, alla gestione delle playlist, al controllo remoto di strumenti esterni, ai plug-in, alla visualizzazione della curva di equalizzazione di una traccia, al salvataggio e richiamo dei preset, agli shortcut e alla possibilità di collaborazione con altri utenti sullo stesso progetto tramite la funzione Start Collaboration. Infine, la possibilità di utilizzare anche un iLok Cloud sia per la DAW che per i bundle di plug-in, liberando quindi una porta USB che potrà essere utilizzata per il MIDI o qualsiasi altro scopo.
Le novità: MIDI
L'innovazione più importante è la modalità Retrospective MIDI Record, che permette di catturare tutto ciò che è stato improvvisato durante un semplice play, mi spiego meglio: immaginate di stare improvvisando qualcosa mentre il progetto è in play e un'idea vi è piaciuta tantissimo ma rischiate di non ricordarla o di perdere il flow creativo, interrompendo tutto per registrare. Con questa funzione, ogni traccia MIDI o Instrument sulla quale è armata la registrazione, attiva una modalità di listening su Pro Tools Ultimate, che vi permetterà di richiamare una performance in seguito, anche se non stavate registrando, semplicemente cliccando Shift+Option+Z o aprendo la finestra Events Menu.
Inoltre sono stati aggiunti alcuni shortcut per l'editing del MIDI utilizzando le frecce direzionali della tastiera:
← →: permette di spostarsi da una nota MIDI all'altra.
↑ ↓: traspone la nota di un semitono alla volta.
Shift + ↑ ↓: traspone la nota di un'ottava.
Command + ↑ ↓: controlla la velocity di una nota.
Command + Shift + ↑ ↓: aumenta o diminuisce la velocity a step di 15.
Control + ↑ ↓: traspone in un'altra tonalità la nota.
Control + ← →: allunga o accorcia la nota di un singolo valore di griglia.
Option + ← →: sposta l'intera nota di un singolo valore di griglia.
Infine la funzione Extract Chord From Selection estrapola in modo automatico la progressione di accordi su una traccia MIDI o Instrument e la scrive sul chord ruler a ogni quarto di battuta.
PLAYLIST
Le migliorie apportate a questa funzione importantissima per l'editing sono tra le più utili che ho avuto il piacere di provare. Innanzi tutto non c'è più bisogno di uscire dalla modalità Waveform, si può fare tutto senza aprire la playlist view e in modo veloce grazie ai nuovi shortcut. Nella fattispecie è possibile lavorare con delle Target Playlist create scegliendo sia un'intera traccia che porzioni di varie playlist, che verranno copiate o solamente spostate per comporre nuove playlist, il tutto rimanendo in modalità waveform.
Sarà inoltre possibile creare un loop e ascoltare in sequenza varie playlist senza eseguire un editing definitivo e sempre senza uscire dalla modalità waveform.
Per informazioni più dettagliate in merito invito il lettore a cliccare sul seguente link:
CONTROLLO REMOTO
Con il software Machine Control è possibile controllare device esterni di tipo audio e video direttamente da Pro Tools e con una connessione standard a nove pin, oppure utilizzarlo in modalità slave come una console, connettendolo ad un device Sony a nove pin compatibile. per informazioni più dettagliate: Machine Control
PLUG-IN
Con Pro Tools, Pro Tools Ultimate e Pro Tools First si riceve anche un pacchetto Avid Complete Plugin Bundle ad un prezzo di 39 €/anno (IVA esclusa), che comprende più di 75 processori Avid divisi in instrument, equalizzatori, processori di dinamica, effetti e filtri, riverberi, delay e vari tipi di stompbox.
GRAFICO EQ NELLA FINESTRA DI MIX
Attivando questa funzione dal menu in basso a sinistra della finestra di mix, viene visualizzata la curva di equalizzazione di ogni traccia che rappresenta in un solo grafico ogni intervento di eq effettuato su quel canale, anche nei casi in cui vengano utilizzati svariati plug-in.
NB: non è possibile modificare l'equalizzazione agendo su di esso dato che si tratta solamente della rappresentazione della curva globale di Eq, utilissima per capire a colpo d'occhio se c'è qualcosa da modificare.
SALVATAGGIO E RICHIAMO DEI PRESET DI UNA TRACCIA
Questa è un'altra di quelle innovazioni che aspettavo da tempo su Pro Tools, una cosa semplicissima quanto assolutamente mancante nelle versioni precedenti che si limitavano ad un Import project settings o alla creazione di un template. In Pro Tools Ultimate è invece possibile sia caricare uno dei preset forniti da Avid (per batteria, chitarra, voce, ecc...) che creare e salvare le proprie catene di plug-in e le impostazioni e richiamarle in seguito in altri progetti. Per farlo è sufficiente cliccare su un insert vuoto e scegliere Save track preset dal menu a tendina. A questo punto potete anche decidere di creare una categoria in cui salvare il preset e in seguito basterà scegliere Recall inserts e richiamare il preset da voi creato in precedenza: un gioco da ragazzi.
START COLLABORATION
Con questa nuova funzione è possibile trasformare una normale sessione Pro Tools in una versione duplicata di tipo Project, che può essere caricata poi sul server collegato al vostro account Avid e condivisa con altri utenti, nonché scaricata su un altro computer in qualsiasi momento, basta avere una connessione internet.
Per farlo occorre semplicemente andare nel menu File e scegliere Start Collaboration.
In più è stata aggiunta la possibilità di salvare il progetto anche o solamente come cache, quindi sul computer e non sul server, in modo da salvare spazio e poterla caricare sul cloud quando necessario e non ogni volta che si salva il progetto (la versione free del Cloud è infatti limitata a 1 GB).
In questo modo sarà possibile condividere la vostra sessione con altre persone che potranno lavorarci, aggiungere e modificare tutto quello che ritengono opportuno e poi ricaricare sul server la versione modificata.
Di default, per gli utenti Mac, la directory dove vengono salvate le versioni cache dei project è: Users/...../Documents/ProTools/ProjectCache.
Tale directory può essere modificata cliccando su Preferences → Operation → Set The Path For Project Media Cache.
In prova
Immaginate tutti i pregi delle versioni precedenti di Pro Tools uniti a un editing MIDI più veloce e intuitivo e a una gestione più intelligente e intuitiva delle playlist.
A questo aggiungete il complete bundle Avid che, se da una parte viene spesso snobbato da molti, in realtà contiene alcuni plug-in niente male, come il riverbero a convoluzione Space, il Reel Tape Saturation (ottimo su un bus di batteria o sul master bus), lo Smack compressor, il Pro Limiter che incorpora una funzione di listen mai vista su nessun altro limiter, la quale permette di ascoltare in modo isolato i picchi che vengono compressi durante il processo di brickwall limiting. E potrei citarne altri, ma questi sono quelli che mi hanno colpito di più e che escono un po' dai soliti bundle di Air Music Technology.
Nel sample audio allegato a questo articolo (per gentile concessione di Mike Senior del Cambridge Music Technology) ho eseguito un mix utilizzando solamente i plug-in in dotazione con Avid Complete Plugin Bundle e devo dire che il risultato non è niente male per cui, se da un lato è ovvio che nessun professionista si affiderà solamente a questo bundle, dall'altro potrebbe trovare alcuni di questi plug-in piuttosto interessanti e utilizzarli insieme a quelli di altri brand.
Il numero massimo di bus interni è 512, ma di default compaiono 24 bus per cui, se c'è necessità di averne un maggior numero, è sufficiente cliccare Setup nel menu a tendina e poi selezionare I/O: da qui è possibile aggiungere altri bus con un veloce click su New Path.
Onestamente non ho avuto problemi a installare e utilizzare Pro Tools Ultimate su OSX El Capitan (10.11.6 è raccomandabile), ma sembra che ci siano dei problemi con i sistemi operativi più recenti come Sierra e High Sierra, per cui è bene fare molta attenzione e informarsi bene prima di comprare questo prodotto e poi magari avere brutte sorprese, anche per ciò che concerne le licenze.
Il workflow in generale è praticamente identico a quello delle versioni più datate di Pro Tools, nulla è stato stravolto ma sono state apportate alcune migliorie e sono stati eliminati i bug presenti nelle versioni precedenti: di fatto Pro Tools Ultimate non è esattamente un upgrade a un nuovo software, di base rimane un Pro Tools 12, ma cambiano le cose di cui ho parlato nel paragrafo precedente.
Onestamente mi sono chiesto, al di là del fatto che sia una versione migliorata di Pro Tools 12, a cosa serva lanciare sul mercato un prodotto praticamente identico a quello precedente, dato che non ho riscontrato cambiamenti epocali come ci sono stati per esempio da Pro Tools 10 a Pro Tools 11 (ad esempio il bounce off-line e i plug-in AAX giusto per citarne alcuni).
Conclusioni
Trovo che Pro Tools Ultimate sia un'ottima DAW, dotata di tutto il necessario e anche di più e che il prezzo annuale di abbonamento sia del tutto accettabile: se vuoi il top di gamma, preparati a pagarlo caro, su questo non si discute.
Volendo ci sono anche due versioni meno costose e onestamente credo che la versione Ultimate sia decisamente più consigliabile a chi lavora con il video e la post-produzione: per un tecnico del suono che ha a che fare con la sonorizzazione dei video va benissimo la versione normale di Pro Tools, che ha un limite più basso di tracce audio e bus e non supporta il mix in formato surround.
Detto questo trovo, personalmente, che la situazione attorno a questo nuovo Pro Tools sia un po' fumosa, nel senso che sul sito non è molto chiaro cosa cambia riguardo alle licenze, non si capisce bene e subito perché sia scomparsa la dicitura HD (ho dovuto indagare un po' per capirne il motivo) e, in ultimo, non saprei dire a chi potrebbe interessare la versione Pro Tools First che, pur essendo gratis, è quasi inutile dato che ha veramente troppi limiti anche per fare la cosa più semplice possibile.