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Outboard e plug-in Universal Audio nel mixaggio di Random Access Memories


Mick Guzauski è uno degli ingegneri più abili e affermati che l'industria abbia mai visto. La sua carriera è iniziata sul serio quando ha collaborato con Chuck Mangione a metà degli anni '70, trasferendosi a Los Angeles. Negli anni '80, la sua lista di crediti crebbe fino a includere artisti del calibro di Burt Bacharach, Madonna, Johnny Mathis, Quincy Jones e Cher. Da allora, ha realizzato registrazioni per nomi quali Michael Jackson, Mariah Carey, Eric Clapton e Barbara Streisand. Il suo ultimo successo? L'ultimo disco dei Daft PunkRandom Access Memories.

Una produzione realizzata in diverse strutture che fonde performance acustiche di band dal vivo con elementi elettronici vivaci, creando un risultato che in qualche modo riesce a sembrare sia retrò che futuristico. Guzauski ha utilizzato strumenti firmati Universal Audio mescolando elementi sonori disparati in un unico, sublime mix. Abbiamo estratto alcuni paragrafi per Voi dall'intervista fatta dal brand americano a Mick. Buona lettura!

Penso che i Daft Punk mi abbiano assunto principalmente perché negli anni ho lavorato con tutti i tipi di musica acustica. Il mix unisce diversi stili di musica, elettronica e suoni di band dal vivo. Metterlo insieme in quel modo era qualcosa che non avevo mai fatto prima. La band ha arrangiato la musica con quel concetto di calore in mente. Durante le registrazioni dal vivo, abbiamo ottenuto i suoni che volevamo principalmente attraverso il posizionamento del microfono, con l'aiuto di qualche compressore ed eq ma niente di esagerato.

Poi è stato il momento delle sovraincisioni di elettronica e sintetizzatori, venuti dopo la parte acustica che i Daft Punk hanno usato come modello; il risultato è un mix morbido in cui ogni elemento trova il suo spazio in maniera armonica, non forzata.

Per quanto riguarda la microfonazione della batteria abbiamo usato quattro microfoni diversi sul kick; dentro la cassa AKG D112 insieme a un Sony C-500. Il C-500 è un vecchio microfono a condensatore che non è più disponibile ma può sopportare un'incredibile pressione sonora; ha una risposta in alta frequenza molto pulita ed estesa. Poi un Neumann U47 e un SubKick di Yamaha all'esterno della batteria. Per il rullante, abbiamo utilizzato una tecnica microfonica più standard: Shure SM57 sopra e AKG C-452 sotto.

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Il mixaggio è stato presso i Conway Studios di Los Angeles, una canzone per volta. Dal punto di vista del mix, volevo usare la compressione con parsimonia in modo che l'intera cosa potesse respirare e le dinamiche non fossero limitate. Questo non è stato il tipico progetto in cui tagliare la fascia bassa e aumentare la gamma tra 5-7 kHz. Non abbiamo mai provato a farlo ad alto volume e penso che suona meglio per questo. La cosa divertente è che quando suona alla radio, anche se non è nemmeno lontanamente paragonabile come livelli a molti dischi di oggi, suona più grosso. La compressione radio rende i livelli di picco uguali a qualcosa che è stato altamente compresso e pubblicizzato. Non credo che abbiamo perso molto del livello apparente nel mantenere forte la fascia bassa inferiore.

Ho fatto affidamento su hardware quali 1176 e LA-2A per tutta la mia vita professionale e li ho usati ampiamente in questo album; ad esempio LA-2A su basso e voce mentre 1176 per controllare e comprimere vocoder e chitarre. Per quanto riguarda i plug-in? Giusto un po' UAD Precision De-Esser alla voce, per il resto solo outboard analogici e digitali. Avevo con me laptop, interfaccia Apollo con i miei plug-in UAD, quindi se c'era qualcosa che avevo bisogno di modificare, ero pronto.

Solitamente uso molto i riverberi EMT 140 ed EMT 250 e anche Manley Massive Passive EQ di UAD. Ne ho uno vero e la versione fisica e quella virtuale sono molto simili quando si tratta di suono. Mi piacciono anche i 1176 e LA-2A e mi sono divertito anche con Dynamic Room Modeling Ocean Way su un paio di progetti. I plug-in UAD suonano molto più puliti rispetto all'hardware originale.

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Una cosa bella dell'Apollo è che i preamplificatori sono molto trasparenti, ottima cosa quando si parla di musica acustica. Probabilmente non dovresti usare l'elaborazione finché non hai costruito la canzone e quindi senti un suono contro l'altro. Bigosna valutare ascoltando come ogni elemento funziona con gli altri. Di solito, nel caso della compressione, se gli strumenti si muovono tutti insieme e solo una traccia sporge e poi torna indietro, puoi semplicemente comprimere quella singola traccia. Non conviene elaborare ciò che non serve.

Ho utilizzato plug-in UAD di recente sul disco di Celine Dion, per cui ho mixato tre canzoni. Avevo bisogno di fare piccoli cambiamenti e l'Apollo mi ha permesso di mantenere un buon flusso di lavoro mentre ero in viaggio. Aveva ciò di cui avevo bisogno: DSP per i plug-in UAD e convertitori davvero buoni in modo da poter monitorare. Qui come plug-in Ho usato l'EMT 140 per la voce, insieme a un vero AMS RMX-16 (di cui vorrei che Universal Audio facesse un plug-in). Poi Massive Passive, LA-2A, 1176, Precision De-Esser e Precision Limiter sui mix.

I prodotti del marchio Universal Audio sono distribuiti in esclusiva per l'Italia da Midiware.

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