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Ziad Sidawi e Pulsar Modular, l'approccio alla programmazione - intervista


Il caso Pulsar Modular: mentre quasi tutti i produttori di plug-in tendono ad aggredire la fascia medio bassa del mercato, con eccellenti prodotti che dovrebbero costare molto di più, c'è un produttore indipendente che si mantiene su una fascia alta e non demorde.

Pulsar Modular tiene banco tra gli addetti ai lavori da qualche mese con plug-in eccellenti e dal prezzo più elevato, avendo comunque successo. Il passa parola è continuo, segno che c'è qualcosa di innovativo per chi lavora in mix e mastering. Ci siamo incuriositi, anche considerando i risultati lusinghieri dei plug-in e abbiamo bussato alla porta del suo programmatore, Ziad Sidawi, per scoprirne di più!

 

Luca Pilla qual è stato il tuo approccio per programmare P42? Algoritmi, modellazione fisica, clipping, risposte all’impulso?

Ziad Sidawi P42 è basato su un engine algoritmico. Credo che sia meglio controllare e trasmettere esattamente quello che senti nella tua mente.

 

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Pulsar Modular P42 Climax

LP Il progetto P42 è partito dall'idea di emulare un particolare trasformatore, cosa non facile. Sono molto curioso riguardo alla qualità dei trasformatori originali. Ho misurato molti trasformatori hardware e so che ci sono differenze in impedenza e distorsione armonica quando il livello e il range di frequenza variano. Come hai iniziato questa analisi e come hai trasformato queste caratteristiche in controlli come ad esempio Input Drive e Saturation?

ZS Hai assolutamente ragione. Parte del comportamento è stato trasferito all’Input Drive e al controllo Saturation. Tuttavia, per essere fedeli al 100% al trasformatore A-12J, dobbiamo prendere in considerazione il gain staging e la frequenza, lo spettro per buffer e quindi applicare il comportamento necessario (ignorando il knob Saturation).

Questa caratteristica l'abbiamo lasciata per un altro prodotto attualmente in fase di progettazione. Come affermato nel manuale, abbiamo iniziato a fare qualcosa e abbiamo finito per fare qualcos'altro. Tuttavia, ottenere il comportamento esatto dell'hardware è ancora in fase di implementazione su un altro prodotto. P42 Climax nel modo in cui è stato progettato è diventato uno strumento per il mastering (questo non si può dire se ci atteniamo esattamente a ciò che fa l'A-12J).

 

LP Ho letto che c’è aliasing con Intel e Saturation ma so che ci sono plug-in col controllo di saturazione senza nessuna aliasing né SR. Ci puoi spiegare di più?

ZS Luca, a volte, devi toglierti il cappello da ingegnere e indossare quello da musicista. P42 Climax è tutto incentrato su opzioni e colori. E abbiamo semplicemente notato che, a seconda del materiale, è possibile ottenere colori diversi applicando diversi filtri anti-aliasing o addirittura anche senza utilizzarli. In base alla progettazione, P42 ha un controllo delle armoniche che probabilmente non può essere fatto nel mondo hardware, in quanto tale, naturalmente molto difficile da portare P42 all’aliasing.

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Pulsar Modular P914 FFB

LP Utilizzando solo un trasformatore A11-12J dovresti avere un boost nella zona delle sub frequenze sotto i 60 Hz, è così?

ZS Assolutamente, è un suono distintivo per il basso grazie alle basse frequenze rotonde e vellutate. Questo è il motivo per cui nel preset di default del P42 vedrai una curva “sorridente”. Attualmente per i trasformatori non avremmo dovuto avere la curva superiore ma la aggiungemmo a suo tempo nel processo di progettazione, siamo partiti dal cercare di emulare esclusivamente quel trasformatore e siamo partiti per un'avventura più grande.

 

LP Qual è la pendenza dei filtri HPF e LPF?

ZS I filtri hanno una pendenza di 12 dB per ottava.

 

LP Il knob della saturazione sembra interessante con quel grafico auto generato (self generated chart). Puoi spiegarci come funziona?

ZS Sono convinto che il riferimento di come dovrebbero suonare la saturazione e la distorsione sia il miglior punto di incontro e riferimento durante la progettazione del motore di saturazione. Questo non può essere acquisito ascoltando vecchi dischi o nastri. Devi viverlo, crescerci dentro, sperimentarlo.

Come? Devi essere un bambino nato in quell'era in cui hai assistito sotto il potere di lettori di cassette radio, fatto esplodere gli altoparlanti di casa alle feste, ascoltato per ore e ore la radio AM. Senza un riferimento, stai viaggiando senza una mappa; sei perso!

 

LP Puoi darci più info riguardo ai filtri shelving?

ZS Non c’è niente di speciale in realtà. Non utilizziamo resistenze, induttori o condensatori costosi o difficili da reperire. È tutta DSP. Quindi, non dobbiamo inventare niente. È semplicemente il modo in cui pensi di utilizzarli, ordinarli, farli interagire in base ad alcune regole. Devi solo continuare a ragionare con la regola “What If...”.

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Pulsar Modular P11 ABYSS

LP Nella progettazione dei filtri avete preso dei riferimenti come ad esempio Neve o SSL?

ZS No perché mi vedo come un progettista audio non un duplicatore. Avrei potuto studiare e ascoltare altri progetti, ma quando inizio a pensare i miei nuovi prodotti (partendo da software), non guardo indietro e non faccio alcun paragone per evitare di influenzare il mio giudizio. Faccio molto affidamento ai blind test e per questo motivo alcune ore al giorno lavoro a occhi chiusi. Spesso non riesco ad apprezzare la differenza con le orecchie, ma la posso comunque sentire ed è questo che conta.

 

LP Per tradizione, i sound engineer sono spesso diventati ispirazione per nuovi outboard, con più di un caso che gli stessi hanno creato la propria azienda. Nel mondo dei computer, sembra che i fonici non siano in grado di creare software, ma nel tuo caso è diverso. Mi chiedo: dal tuo punto di vista quali sono i difetti da evitare in un plug-in, quali sono le possibilità creative se ce ne sono ancora?

ZS Sono sicuro, quando aprii la mia azienda non c’era nessun esperto in DSP. Perché? Perché nonostante 20 anni di progressi nel mondo dei plug-in non c’era ancora un paragone possibile con la controparte hardware. Non puoi sistemare qualcosa con l’attrezzo con cui l’hai rotto. Il mio ragionamento è, se prendo degli esperti programmatori DSP loro faranno quello che hanno fatto negli scorsi 20 anni e ricicleranno i codici accumulati negli anni fornendo lo stesso suono ma magari con una nuova interfaccia.

Il risultato sarà: transienti iniziali ammorbiditi o distorti, immagine stereo ristretta o alterata, risposta anemica monodimensionale e alte frequenze vitree. E la cosa più importante è il posizionamento degli elementi nel paesaggio sonoro! In qualche modo sento delle sbavature quando gli elementi vengono elaborati tramite plug-in mentre tramite hardware sono definiti come una torta a strati. Con un programmatore DSP esperto andrai a sbattere contro il muro con molte risposte del tipo: non è così che funziona. O questo non è possibile. O quello che stai chiedendo non è logico o non ha senso.

Mi sono liberato da tutte le abitudini, condizioni e regole pre-acquisite e quindi sono stato in grado di pensare fuori dagli schemi. Non sono limitato come lo è un progettista hardware. Un progettista hardware deve scendere a compromessi nel suo design anche senza accorgersene. Ad esempio, le dimensioni della macchina o il suo peso o i componenti disponibili in quel momento, o il budget, o il numero di tentativi falliti e circuiti stampati rovinati. Essere libero da tutti i fattori di cui sopra mi permette di trasmettere il suono che sento nella mia testa.

 

LP Il risultato nel timbro può essere ottenuto con qualsiasi tecnologia software o ci sono risultati che sono molto specifici in base alla scelta di programmazione? Quale può essere la differenza sul timbro adottando un approccio differente nella programmazione con tecnologie diverse fra loro?

ZS Riguardo al timbro, io ho scelto la codifica algoritmica perché mi dà il massimo controllo su come voglio che il suono si evolva nel tempo. Se sono bravo a imbastirlo, suonerà organico e vivo; per non parlare della CPU minima necessaria. Il rovescio della medaglia è che ci vuole molto più sforzo e attenzione ai piccoli dettagli per ottenere il suono giusto. E cosa significa suono giusto? Che hai bisogno di un punto di riferimento. Se sei un progettista, il riferimento è nella tua testa. Se stai creando un’emulazione, il suono della macchina hardware è il tuo riferimento.

Altre tecnologie come la risposta all’impulso possono fornire risultati immediati ma comportano anche i propri svantaggi. Alcuni hanno unito queste due tecniche, dove l'attacco iniziale e il sustain sono IR e il decadimento è algoritmico.

 

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Pulsar Modular Lunar Lander

LP La tua risposta porta a un’altra conclusione: non usate troppi plug-in della stessa azienda! È probabile che utilzzando gli stessi schemi avrai lo stesso suono su tutte le tracce.

ZS Una risposta schietta? Sì. Riciclare il codice su più prodotti tenderà a definire il suono di quella azienda. È un bene e un male allo stesso tempo. Bene perché fornisce un carattere univoco al tuo workflow, come mixare su un banco Neve o SSL. Male perché quando esageri con il riciclare codice cambiando semplicemente qualche parametro o con una nuova GUI diventa come servire sempre lo stesso piatto ma presentandolo in maniera differente (cambiando il colore dei piatti, le guarnizioni e le spezie...ma sempre lo stesso piatto rimane).

 

LP Tecnologie differenti e quindi più timbri risultanti. Sono sicuro che hai un’idea riguardo ai limiti e alla qualità dei differenti approcci nella programmazione dei plug-in.

ZS In linea di principio sì, ma bisogna stare attenti. Nella tua catena di plug-in, se ne inserisci uno sul gruppo di tracce o sul mix bus, questo distorcerà il tuo transiente iniziale o rovinerà l’immagine stereo, e quindi tante ore di lavoro se ne vanno con una sola semplice operazione. La maniera di valutare la qualità dei plug-in è utilizzare il bypass e impostare correttamente i livelli pre e post processing. Ascolta attentamente.

Il kick ha ancora il punch di prima oppure no? Il timbro del rullante è lo stesso o è variato? Quel suono che faceva “tac” quando attivi il plug-in è diventato un “toc”? Attiva il plug-in su una traccia stereo completa e concentrati sulla sbavatura degli elementi (come se ci fosse una sottile tenda inserita tra te e la musica) ascolta l'immagine stereo (l’hi-hat si è spostato di posizione?).

Per ottenere il miglior suono da un plug-in, la mia prima, seconda e terza priorità sono i "transienti iniziali". Se li tratti bene tutto il resto diventa trascurabile in confronto.

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Pulsar Modular 900 Series Modular Synthesizer

LP Perché i tuoi plug-in costano di più rispetto alla media?

ZS Ti racconterò, in una breve storia, perché sono entrato nel mercato sovraffollato dei plug-in con i Pulsar Modular con un prezzo contenuto nella fascia alta. La storia racconta: due venditori di scarpe hanno viaggiato lontano alla ricerca di un nuovo mercato per i loro prodotti. Hanno raggiunto una grande città, ma stranamente tutta la gente cammina a piedi nudi! Quindi un venditore è tornato e ha riferito che nessuna scarpa può essere venduta perché non indossano le scarpe! L'altro venditore ha inviato un Telegram al quartiere generale dicendo "mandatemi tutte le scarpe in magazzino, qui non indossano le scarpe!".

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Ziad Sidawi